caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO regia di Jim Jarmusch

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
hghgg     8 / 10  12/12/2015 14:22:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Jim Jarmusch dirige un film sui vampiri; nella mia testa il capolavoro definitivo del genere, nella realtà un ottimo film che effettivamente si compiace un poco della sua forte vena intellettuale con un Jarmusch sempre più consapevole della raggiunta raffinatezza e poetica del suo stile e della sua scrittura. Un film tremendamente affascinante, poetico, quasi commovente, intenso e intelligente nei temi che affronta e nelle metafore che usa ma, non posso negarlo, un poco "snob" (come dice Prezzemolinowska a Adam e Eve); direi molto consapevolmente "snob" e anche ironicamente, tant'è che risulta, ad un'analisi un minimo attenta, anche piuttosto critico e tagliente, con un Jarmusch piuttosto sconsolato e amaro.

Intanto Jarmusch fa una cosa principalmente, andandosi ad affiancare ai sempre applauditi dal sottoscritto Alfredson di "Lasciami entrare" e Jordan di "Byzantium": restituisce dignità, profondità e fascino ancestrale alla figura del vampiro, ovviamente in maniera personalissima ma centrando in pieno il bersaglio.

Adamo ed Eva, creature indefinibilmente antiche, vampiri colti, intellettuali, decadenti, sensibili e raffinati, che cercano di sopravvivere osservando impotenti la degenerazione della razza umana, dal loro punto di vista i veri non-morti che popolano il pianeta. Sono personaggi con un carisma e un fascino meravigliosi, capaci infatti di coinvolgere pure in un film dal ritmo lento, sospeso, come sempre con Jarmusch. Ho apprezzato molto il modo in cui Jarmusch, con la grande direzione di due protagonisti in gran forma, abbia saputo donare forza mitica e ancestrale a queste due figure meravigliosamente evocative, malinconiche e potenti allo stesso tempo, così da far sentire, nella scena finale, tutto il fascino della figura mitica e tradizionale del vampiro.

Visto che Jim è sempre un po' drammatico e un po' ironico ho trovato splendide tutte quelle citazioni letterarie/"meta-letterarie" che trovano sbocco nella geniale trovata del personaggio di Christopher Marlowe (si, proprio QUEL Marlowe, l'autore del "Faust" opera straordinaria) interpretato dal mai troppo acclamato John Hurt. Un Marlowe non morto nel 1593 come storia vuole ma vecchio vampiro amico e ammirato dei/dai due protagonisti e, a quanto ci dice Jarmusch, vero autore di alcuni sonetti e drammi dell'amico-rivale Shakespeare compreso "Amleto". Più che un ghost-writer un vampire-writer, mi ha fatto sorridere questa bellissima invenzione di Jarmusch. "Kit" Marlowe è il contatto concreto con quella cultura letteraria e quell'intellettualità che è colonna portante del film, la dimostrazione che il vampirismo è solo un pretesto per mettere in mostra altri temi, riflessioni e immagini. Un personaggio splendido come splendido fu tale autore. Ed essendo un ammiratore di quelle poche sue cose lette integralmente (il "Faust" soprattutto)


Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER Un applauso a John Hurt comunque, attore di primo livello.

Impossibile non parlare poi della Grande Mamma Musica che sempre veglia sui film di Jim Jarmusch come inseparabile musa ispiratrice. Altro elemento concreto e fondamentale dell'aura colta che circonda il film, musica che è tutt'uno con la decadenza del personaggio di Adam, con una soundtrack estremamente evocativa ed ispirata più l'ottima aggiunta di azzeccate canzoni tra rock'n roll, rockabilly, pop e soul/R&B '60-'70; memorabile la sequenza del ballo tra Adam e Eve sulle note di Denise La Salle, una scena meravigliosa.
Come meravigliosa e straordinariamente evocativa è l'esibizione della cantautrice libanese Yasmine Hamdan a Tangeri con "Hal" (almeno un cameo di un cantante/musicista doveva esserci it's Jarmusch darling) colma di pura tradizione mediorientale e aromi e sensazioni antiche, mistiche, ancestrali. Lei bravissima e splendida, sotto lo sguardo estasiato di un vampiro che ha composto per Schubert. Mentre tutto va in rovina c'è la musica ad evocare emozione e sentimento.

Il romanticismo più colto e raffinato spadroneggia in questo film grazie anche alla splendida fotografia che colora mirabilmente gli interni (l'appartamento di Adam, i locali africani) molto ben costruiti nelle ottime scenografie e rende splendidamente le sensazioni date dall'alternanza delle location, dalla industriale Detroit a Tangeri, due facce della stessa decadenza.

Due vampiri quindi che da tempo hanno smesso di uccidere per procurarsi sangue che non sia infetto, malato, vittima della dissoluzione morale e intellettuale dell'umanità, quella in cui è caduta in pieno, pienamente consapevole, Ava, sorella di Eve, ed esempio di vampiro perfettamente adattatosi a quei ritmi e quelle sensazioni moderne da cui i due protagonisti cercano disperatamente di tenersi alla larga. Un personaggio necessario anche se probabilmente il meno riuscito del film e di fatto protagonista anche dei momenti meno interessanti e affascinanti. Per quanto sia senza alcun dubbio una delle interpretazioni più gradevoli di una scatenata Mia Prezzemolinowska che recita in 67 film al mese e in 65 recita anche maluccio.

Alla fine il corso naturale degli eventi, la necessità della sopravvivenza, li costringerà a concedersi di nuovo a pulsioni naturali da tempo abbandonate, pronti a cacciare quei non-morti da loro tanto snobbati, il che ci regala anche una bella scena final, vampirescamente più "classica" se vogliamo.

Semplicemente da applausi le performance dei due attori protagonisti che danno corpo e anima a due personaggi belli come da tanto non se ne vedevano nel parterre jarmuschiano.

Tom Hiddleston lontano dalla macchiettistica maschera di Loki (la sua peggiore interpretazione guarda-il-caso sotto la direzione di Joss Wedhon e meno male che era lì e non qui) si dimostra attore abile e capace, entra molto bene secondo me nella psicologia del personaggio e gli dona fascino e carisma, trasmette decadenza e solitudine, è credibile, espressivo quanto basta, restituisce l'intellettualità un po' snobistica, l'ironia tagliente e l'aria da musicista alternativo decadente in maniera sublime. Per me è senza alcun dubbio la miglior interpretazione di Hiddlestone fino a questo momento. E preferisco vederlo buttare la Prezzemolinowska fuori da casa sua a calci piuttosto che vederli coinvolti in improbabili love-ghost-story.

Più difficile dire quale sia la migliore interpretazione di una bravissima attrice come Tilda Swinton che nell'interpretazione di tale ruolo intanto ha dalla sua fisico e presenza scenica e già visivamente è uno dei vampiri più credibili che io ricordi. Poi è certamente stata abilissima a dare passione e tante piccole sfumature al suo personaggio, così meravigliosamente innamorata del bello e dell'arte e della letteratura, viva (sebbene non-morta) e pulsante la Swinton è semplicemente meravigliosa in questo film. Straordinarie le sue scene in coppia con Hurt/Marlowe, perfetta in coppia con Hiddleston per tutto il film.

Jarmusch crea da par suo uno dei più intensi e particolari film con i vampiri, probabilmente tra i miei preferiti del genere certo non perfetto e magari troppo autoindulgente ma a Jim glielo concedo più che volentieri, ecco.

Mi resterà sempre in mente la sequenza di Adam mentre suona i suoi pezzi li dove la colonna sonora si fa incalzante e l'intensità cresce. Jarmusch da un po' non riusciva più a smuovermi dentro, con questa scena ci è riuscito.

Grande film da un grande regista.
dagon  12/12/2015 16:02:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quello che è "strano" è come un film possa dare sensazioni diametralmente opposte. Io l'ho trovato irritantissimo, nonostante il cast e l'ottima fotografia
hghgg  12/12/2015 16:23:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa, cerco di mettermi nei TUOI panni :)
dagon  12/12/2015 17:46:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
;-) certo, era chiaro ed hai anche colto gli elementi che maggiormente mi hanno infastidito: l'autoreferenzialità ed un certo narcisismo di Jarmush. Che poi possa, a suo modo, affascinare è anche comprensibile (mi metto nei tuoi)
hghgg  12/12/2015 18:09:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si anche perché mi piacciono molto anche i riferimenti culturali tirati in ballo, Kit Marlowe in primis. Il suo "Faust" per me non ha niente da invidiare alle migliori tragedie shakespeariane, quindi la cosa mi ha molto attirato. In entrambi i casi rientriamo assolutamente nell'ambito del gusto soggettivo quindi nulla da dire, un Jarmusch sincero ma volutamente snob che può infastidire da un certo punto di vista.
dagon  12/12/2015 18:38:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo, d'accordissimo. Ma ci mancherebbe che non ci fosse differenza di gusti. Sai che palle, se no. Cmq JJ è un regista che non sempre mi convince. Ho apprezzato molto "Dead man" e "Ghost Dog", tra le sue pellicole. Quelle mi hanno catturato, altre le ho detestate. Diciamo che non mi ha mai lasciato "neutro".
hghgg  12/12/2015 19:23:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Certo non è uno che lascia indifferenti. "Dead Man" (che io ritengo il suo capolavoro ed è uno dei miei film preferiti) e "Ghost Dog" (soprattutto questo) sono forse i meno jarmuschiani della sua filmografia a pensarci o comunque in Ghost Dog il jarmuschanesimo trova un compromesso con qualcosa di un minimo più fruibile, comunque è un gran bel film. "Dead Man" è molto jarmusch ma supera del tutto il Jarmusch classico degli anni '80 risultando diverso da qualsiasi cosa avesse diretto e scritto fino a quel momento. Anche questo quindi lo trovo comprensibile dal tuo punto di vista. E comunque quanto amo "Dead Man"...
hghgg  12/12/2015 16:22:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vero, e in fondo può essere una cosa buona, spunto di belle discussioni. E comunque si, ci sta, lo posso quantomeno capire. Con la sua aria intellettuale e un po' autocelebrativa può ammaliare quanto risultare indigesto, dipende dalla diversa sensibilità di ogni spettatore. Non accetto commenti superficiali che si limitano a bollare un film del genere come "noioso" "lento" e via dicendo ma quello che dici lo capisco, cerco di mettermi nei miei panni. Dal mio punto di vista è stato davvero intenso ed emozionante ma io sono molto in sintonia con Jarmusch e la sua idea di cinema forse è anche per questo.
Dompi  18/12/2015 19:54:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
c'è la scena di loro che bevono al sangue al ralenty che non mi è uscita dalla testa, e l'ho visto due anni fa sto film, poi adoro Mia Wasikowska o come si chiama <3
hghgg  18/12/2015 21:27:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh si quando parlavo di fascino della figura del vampiro. A me la Prezzemolinowska non piace, ma la Swinton, Hiddleston e Hurti si, parecchio.
ferzbox  12/12/2015 15:02:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alla fine l'hai scritto questo benedetto commento ;-)....interessante la tua riflessione sul tema del vampirismo visto come un pretesto per esternare metafore o critiche taglienti rivolte ad altre tematiche.....
Strano però che il commento sia composto solo da 70 righe ;-) (scherzo)..eh eh non odiarmi ......
hghgg  12/12/2015 15:12:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero le hai contate le righe ? XD Chissà cosa verrà fuori con "Lasciami entrare", oddio...

Credo che il primo a sfruttare la figura del vampiro per affrontare tematiche più ampie sia stato già Dreyer ma soprattutto Herzog. Poi da "Dracula" di Coppola e "The Addiction" la cosa è diventata quasi naturale, la figura diventa un tramite potente per esprimere qualcos'altro. Ormai è più raro vedere un film sui vampiri proprio horror coi vampiri che questo tipo di approccio al tema. E sinceramente li preferisco così, "evoluti", almeno quando sono in mano ad autori capaci ovvio.
ferzbox  12/12/2015 15:52:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si si certo, proprio per questo ho gradito scoprire che anche in questo caso è così....anche se c'era da aspettarselo considerando il tipo di film e il suo stile... ;-)
hghgg  12/12/2015 15:58:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E per giunta te lo consiglio vivamente, apprezzi abbastanza Jarmusch per goderti anche questo lavoro.