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FROZEN - IL REGNO DI GHIACCIO regia di Chris Buck, Jennifer Lee

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Niko.g     6½ / 10  06/06/2015 12:22:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il film d'animazione che ha incassato di più nella storia del cinema ci mette mezz'ora per decollare, appesantito da una valanga di dialoghi musicati di nessun interesse melodico.
Terminata la prima serie di gorgheggi la storia prende ritmo, tra azione e inseguimenti sulla neve esaltati dalle belle scenografie.
La novità narrativa ruota attorno all'emancipazione femminile di Anna. Certo, etichettare "Frozen" come "femminista" può sembrare riduttivo. Eppure, nel raccontare un altro tipo di amore (quello tra sorelle), sembra che vengano liquidati i ruoli maschili in favore di una coatta leaderschip femminile. Impressioni che troveranno conferma con "Maleficent", storia di una strega cattiva ma buona.
Il problema di fondo però è un altro.
Nei classici Disney i temi centrali sono sempre stati l'amore e la libertà, ma nelle storie di prìncipi e principesse emergeva soprattutto il cambiamento sociale e psicologico della protagonista: da semplice serva a regina. Catarsi. E' questo che ha fatto appassionare ed emozionare intere generazioni di adulti e bambini.
La rivoluzione attuata da casa Disney ha finito invece per creare storie che producono pathos al minimo sindacale e di fronte alle quali i bambini restano spiazzati, non avendo gli strumenti adatti per interpretarle. Tant'è vero che molti di loro si aspettavano che la regina del ghiaccio fosse la cattiva da sconfiggere e invece si sono trovati davanti delle personalità difficilmente inquadrabili e personaggi che cambiano atteggiamento ogni quarto d'ora.
Ad essere criticabile quindi, non è tanto il cambiamento di ruoli in senso stretto, ma lo sradicamento dei tòpos (termine perfetto per la Disney) su cui si basa la più ampia letteratura fiabesca: la strega cattiva, l'orco, il lupo, il principe, l'eroe. Annullare questi archetipi per sostituirli con figure dalle dinamiche più aderenti al mondo reale, significa annullare la possibilità di sognare, togliere benzina per viaggiare con la fantasia e chiaramente a risentirne di più sono proprio i bambini.
Infine, c'è un altro aspetto importante.
Anche se "Frozen" non è interamente realizzato in computer grafica, è evidente come questa domini la scena. Per il personaggio di Elsa è stato addirittura creato un software apposito, grazie al quale le sono stati messi sulla testolina 420.000 capelli (infatti Rapunzel, che ne ha soltanto 27.000, ha rosicato una cifra). Domanda: ma l'animazione digitale verso quale follia sta andando? E' davvero così necessaria, oppure col suo realismo insensato rischia di offuscare la magia che solo un sapiente lavoro artigianale può regalare a un cartone animato?
Vi lascio con questa clip per meditare la risposta. Ciao bimbi.

https://www.youtube.com/watch?v=O1SXmigMfnE
outcast  06/06/2015 13:27:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
https://www.youtube.com/watch?v=pz3rOquO3VU
Larry Filmaiolo  06/06/2015 14:42:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
professionale, e condivisibile come sempre. bella niko
Niko.g  06/06/2015 15:56:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
troppo gentile, ti ringrazio Larry