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THE BUTLER - UN MAGGIORDOMO ALLA CASA BIANCA regia di Lee Daniels

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Terry Malloy     5 / 10  10/01/2014 11:36:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E infatti non ho pagato. Dovevo scrivere una recensione per questo film, ma poi mi sono tirato indietro per non incappare nello stesso errore degli sceneggiatori e del regista: l'ignoranza. Non so quasi nulla di storia americana, ma in fondo non serve per capire che questo è deteriore cinema di propaganda di uno Stato che si assume la colpa storica delle proprie azioni solo se è esso stesso a farlo, attraverso finti film di denuncia che poi si rivelano essere i più beceri prodotti dello staff pubblicitario di Obama e la sua crew. Saviano scrive questa settimana che serie tv come "24" e "Homeland" sono serie tv "del potere" (una dell'amministrazione Bush, l'altra di quella Obama), ma ciò non toglie che siano eccezionali prodotti dell'intrattenimento cinematografico e televisivo. "The Butler" invece è proprio Il Nulla. Come per ogni film uscito da dieci anni a questa parte si elencano le solite anti-qualità, che fanno di questo cinema un anti-cinema: musica disgustose, solita carrellata di attoroni perfettamente fuori parte (svincoliamoci da questa idea dell'-attore- leggendo lo strepitoso articolo di Bazin su "Ladri di biciclette"), una sceneggiatura che fa acqua da ogni parte, e un personaggio stesso che per quanto interessante non regge il peso di due ore (e forse lo fa solo per il carisma di F.W.), e di qui son d'accordo con Bertarelli quando definisce sto film "noiosetto". "The Butler" si configura dunque come uno scialbo ed eterno (soprattutto sul finale) filmetto buonista che ripropone il tema della paternità nella solita e manichea salsa "non ti capisco ma ti voglio bene lo stesso" istituendo un bizzarro, implicito e fantasioso (nonché disgustoso) paragone tra la figura paterna del presidente e quella dell'America intera. A proposito di Lyndon Johnson: basti leggere il racconto "Lyndon" contenuto in "La ragazza con i capelli strani" di David Foster Wallace per rendersi conto di quanto può essere differente, e quantomeno più profonda, la rappresentazione -romanzesca- di una figura controversa come quella di un presidente degli USA.
elio91  10/01/2014 12:58:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io comunque mi tengo lontano dal film, già dal trailer ho avuto la nausea.
Terry Malloy  10/01/2014 13:36:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
In realtà neanche io ho argomentato. Ci vorrebbe molto tempo che non ho per distruggere questi schifosi prodotti. Che poi all'inizio non mi era neanche dispiaciuto, salvo mandare giù i soliti rospi, la storiella è avvincente... Poi ho letto l'intervista al regista e mi è salito un in***** pauroso. Pauroso. Leggiti qualcosa delle sue dichiarazioni, fanno vomitare.
elio91  10/01/2014 17:30:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trascende l'America, trascende la razza. Trascende le palle.
elio91  10/01/2014 12:58:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La differenza è che tu argomenti meglio di Bertarelli. "Noiosetto" ha scritto? Diamine, sta ampliando il suo bagaglio critico, una volta non le scriveva recensioni cosi lunghe.