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NEBRASKA regia di Alexander Payne

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Spotify     7½ / 10  17/07/2016 05:55:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Gran bel road movie firmato Alexander Payne. Il genere a cui il film appartiene, sembrava aver fatto, durante il corso degli anni, il suo tempo con pellicole come "Duel" o "Thelma & Louise", ma il regista trasporta sullo schermo una storia davvero originale, intensa e dal carattere molto versatile. Inoltre la scelta del bianco e nero si è rivelata davvero azzeccata. La vicenda si concentra su un vecchio burbero che crede di aver appena vinto 1 milione di dollari e per ritirarli deve giungere fino in Nebraska. Dopo diversi tentativi del figlio di dissuadere il padre (il biglietto della vincita è falso), alla fine decide di accompagnarlo in un lungo ed emozionante viaggio dove riaffioreranno vecchi ricordi e vecchie conoscenze, succedutesi nella vita del vecchio. Il regista tratta, attraverso il film, un tema piuttosto originale: anche da anziani, gli uomini, trovandosi in circostanze come quella in cui si è venuto a trovare Woody Grant, possono ancora provare forti desideri e fregandosene della loro età, cercano con le loro forze rimanenti di realizzare tali sogni. Infatti ciò lo possiamo osservare in maniera molto chiara, in quando più volte, il vecchio si incammina inconsciamente verso il lontanissimo Nebraska, prima di venir poi raggiunto dal figlio. Payne ricostruisce davvero bene il rapporto tra David e suo padre Woody, lo rende estremamente realistico, ce lo presenta come un rapporto non solidissimo ma comunque di grande affetto, specialmente da parte del figlio che, in particolare alla fine della pellicola, fa vedere quanto tiene al suo genitore. Il tutto poi è condito dalla fantastica fotografia in bianco e nero che da un tocco nostalgico al legame tra il vecchio e il giovane Grant. In più, il bianco e nero migliora notevolmente il livello visivo dando l'idea di una pellicola d'altri tempi. La narrazione poi è fantastica, Payne, attraverso l'incontro con i fratelli, il ritorno alla cittadina d'origine e gli amori di gioventù, ci mostra tutta la vita passata di Woody e ciò lo fa attraverso dei semplici fermo-immagine oppure delle altrettanto semplici, ma al tempo stesso efficacissime, inquadrature. Le quasi 2 ore di film passano in un lampo con la storia che diventa man mano sempre più appassionante. Grandissima caratterizzazione dei personaggi dove ognuno non sovrasta mai l'altro, tutti eguali allo stesso modo, non c'è un vero e proprio protagonista. Il personaggio del vecchio secondo me è rappresentato in maniera esemplare, cattura subito l'interesse dello spettatore, e più il film procede, più si prova un senso di empatia nei confronti dell'anziano. Lo stesso discorso vale per come è contraddistinto il personaggio della moglie, molto particolare, versatile e soprattutto credibile, infatti si tratta di una figura molto sopra le righe e Payne riesce a non farla "uscir fuori dagli argini". Il director si dimostra abilissimo anche nei generi, tant'è che la pellicola non appartiene ad una categoria ben definita. Si spazia tra la commedia e il drammatico, il road movie e lo humor nero. Fatto sta che riesce a destreggiarsi bene in diversi campi. Il finale è bello, bizzarro, anche toccante. Inoltre abbiamo il regista che propone delle notevoli inquadrature. Come ho già accennato prima, la fotografia è sicuramente tra i pezzi forti del lato tecnico, un bianco e nero che il director usa con molta sapienza e difatti riesce a non infastidire lo spettatore nonostante si tratti di un'opera del 2013. Poi tale fotografia da un tocco molto malinconico e nostalgico al lavoro. Ambientazioni bellissime, la vicenda si svolge in gran parte sulla selvaggia autostrada americana che dal mio punto di vista fa da perfetto sfondo. Il cast è sublime: Bruce Dern spaziale, fa un'interpretazione a parer mio difficilissima. All'apparenza potrebbe sembrare una recitazione fatta semplicemente di mono-espressioni, ma sta proprio qui la classe, cioè quella di mantenere per 2 ore la stessa espressione facciale, si, però ponendosi in maniera più credibile e naturale possibile. Grandiosa anche l'interpretazione dei dialoghi (ottimo doppiaggio di Sergio Graziani). Strepitosa anche June Squibb, la sua interpretazione è probabilmente la migliore dell'intero cast, sa essere molto versatile, infatti passa da momenti in cui sa essere parecchio comica ad altri dove sa essere anche molto scorbutica. Enfatizza molte scene facendo assumere toni tragicomici ed è perfetta nell'esplicazione dei dialoghi, pronunciati sempre con larga ironia. Discreta la prova di Will Forte. La sceneggiatura è solidissima, da una trama relativamente striminzita, lo sceneggiatore Bob Nelson, ci ricava una storia sorprendente, senza ripetizioni, con tante idee e un continuo sviluppo delle situazioni nelle quali si trovano i protagonisti. Impianto narrativo ferreo e fluido senza punti morti e dialoghi che forse ogni tanto sono un po' fuori luogo ma che complessivamente sono riusciti, a volte sono anche molto divertenti. Sviluppo dei personaggi impeccabile, uno dei punti forti dello screenplay.

Conclusione: pellicola intensa, forte e con un gusto dolce/amaro. Girato benissimo e interpretato magistralmente, purtroppo Nebraska, nonostante anche le 6 candidature all'oscar, è finito in parte nel dimenticatoio. Io invito a riscoprirlo perchè oltre ad essere un vero gioiellino è anche una piccola lezione di vita.