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TUTTA COLPA DI FREUD regia di Paolo Genovese

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ferro84     5 / 10  30/11/2014 10:43:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Arrivare nel 2014 a proporre un film che si ispira al cinema di Woody Allen, uno che tranne rare eccezioni ha perso la sua vena creativa da almeno 20 anni, la dice lunga sulla furbizia e lungimiranza di certi "autori" italiani.

Tutta colpa di Freud è un film scialbo, noiosetto e abbastanza pretenzioso, capace di raccontare le vicissitudini amorose dei protagonisti in modo esclusivo puntando su personaggi bidimensionali con attori spesso insopportabiili.
Un pò come Hanna e le sue sorelle, Genovesi ci racconta le vicissitudini di queste tre sorelle introducendo il personaggio del padre psicanalista che sarebbe dovuto essere il fulcro del film ed invece resta solo a raccogliere le confessioni delle tre figlie di papà, straviziate, che pensano solo a cazzeggiare in storie impossibili.

Altra nota dolente è il discorso sull'omosessualità. E' mai possibile che mentre in tutto il mondo si approvano i matrimoni gay, in Italia non siamo capaci di capire la distinzione che c'è tra omosessualità e bisessualità? Certo se ci si mettono anche i film a confondere l'idea ad una popolazione di per sè abbastanza ottusa sull'argomento, non facciamo un servizio alla causa.
Il personaggio presentato come lesbica che dopo tante delusioni amorose passa al pisello senza problemi, rende l'idea che la la sessualità sia una scelta e la si cambi come un vestito MA PER FAVORE!

Unica nota positiva sono le storie di Gassman e della Puccini.