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THE WOLF OF WALL STREET regia di Martin Scorsese

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ZanoDenis     8 / 10  26/04/2015 15:55:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bene, oggi volevo spendere due parole per "The wolf of Wall Street".
Scorsese, dopo essersi preso due piccole vacanze con Shutter Island e Hugo Cabret torna ad un film molto più convenzionale, un film che possiamo proprio definire "alla Scorsese". Sì, perché questa sua ultima opera somiglia molto a vecchi lavori che hanno reso celebre il regista italoamericano.
Impossibile non notare una somiglianza stilistica a "Casino", ma soprattutto a "Quei bravi ragazzi" (anche se, parliamoci chiaro, quest'ultimo è decisamente meglio).
Qui Scorsese ci immerge immediatamente nel mondo della finanza, ci mostra la storia di Jordan Belfort, ma per carità, potrebbe essere la storia di chiunque, il regista ci fa simpatizzare col personaggio e con i suoi collaboratori, ci fa provare invidia, ci fa capire, che se ne avessimo l'occasione, anche noi faremmo quella vita, quelle scelte, quelle "infamate". A simpatizzare per il personaggio ci pensa lui, che ormai è diventato un attore feticcio per Scorsese: Leonardo DiCaprio, ormai icona del cinema moderno, che ci offre un interpretazione veramente incredibile, una delle migliori della sua carriera.
Il mondo in cui siamo immersi è un mondo totalmente amorale, e anche illegale se dobbiamo dirla tutta, un mondo in cui festini, sbronze, droghe e sesso libero sono all'ordine del giorno, un mondo dove ci si concede ogni piacere senza farsi molti problemi, un mondo dove fregare il prossimo viene quasi considerata una virtù.
Scorsese, il quale, ammettiamolo, a suo servizio, ha una sceneggiatura incredibile, ci propone una vasta gamma, durante le tre ore, di personaggi incredibili, tutti sopra le righe, tutti volutamente esagerati, che rappresentano tutta l'amoralità di questo tipo di vita, tramite loro e le situazioni che si vengono a creare, ci concede un vero e proprio trattato critico, in maniera più ironica che mai (e qui il faccione buffo di Jonah Hill ci sta alla perfezione) una parodia, una satira pesante e tagliente verso tutto questo mondo.
Ci sono particolari scene e vicende che fanno riflettere, mi viene subito in mente la scena sullo yatch, dove Belfort deride e umilia totalmente l'agente dell' FBI che è sulle sue tracce, trattandolo come un inferiore, solo perché non guadagna abbastanza.
La stessa figura di Margot Robbie, classica donnetta che quando vede uno con i soldi si spoglia subito e si fa sposare, appena i soldi e il successo iniziano a mancare e le cose iniziano ad andare male, abbandona la barca.
Il finale (questo veramente analogo a Quei bravi ragazzi) mostra come alla fine tutti i valori che proclamava Belfort verso i suoi compagni, che l'hanno spesso aiutato vanno a farsi benedire per salvarsi, soltanto una delle tante incoerenze di questo mondo, di queste persone che Scorsese fa emergere.

A livello tecnico rispecchia perfettamente il tipo di storia sopra le righe, come ho gia detto, assomiglia molto a "Quei bravi ragazzi" e anche qui infatti troviamo un montaggio estremamente frenetico, il narratore esterno e la classica regia di Scorsese sempre funzionale e esteticamente stupenda.
Un filmone, da non valutare solo per le apparenze.