Laszlo 8 / 10 20/12/2003 23:12:02 » Rispondi Sin dalle prime immagini con quella specie di Condor in primo piano vero presagio di morte si sente aria di tragedia imminente. Tutto il film è il protendersi e attesa di una tragedia annunciata che poi troverà sbocco nell'epilogo finale. La tematica è quella cara Fassbinder fatta di un triangolo di sesso e morte e passione,e le scene crude sono girate con sapiente uso della macchina da presa così verosimili da essere a volte disturbanti per chi rifiuta certe tematiche. Fotografia e musiche sono stupende ad esaltare l'atmosfera fredda, degradata e di solitudine in cui si muovono i personaggi tutti inesorabilmente perdenti. Su tutti l'interpretazione di Ernesto Mayheaux vero mattatore del film. Anche se minimalista nella vicenda il film di Garrone vero es. di neorealismo post moderno, è veramente bello e sincero. Il cinema Italiano è tutt'altro che morto ma i vari drammi stile Muccino e C. in confronto a questo sembrano delle fiabe di liala non per demeriti loro, piuttosto per merito di film come questi. Da Cineteca;!! Consigliato a tutti coloro che non abbiano pregiudizi ed un minimo di sana coscienza critica.