Terry Malloy 9 / 10 30/01/2014 01:17:04 » Rispondi A una seconda visione, tutto si chiarisce. Un immenso prologo, Gilligan è uno dei pochi scrittori al mondo che può ancora permettersi il lusso della lentezza, della meticolosità.
Una stagione di cui (ovviamente) non ricordavo nulla. Emozionante ripercorrere la scoperta del cancro, e poi quel "mi sono svegliato", così strano e umano ancora. Meravigliosi i momenti di solitudine con Walt, un personaggio totalmente assorbito da una vita angusta e monotona fino al parossismo, salvo poi notare la candidatura al nobel per la chimica e una capacità inquietante di inseguire caparbiamente l'idea sbagliata.