Neurotico 9½ / 10 30/06/2014 16:55:01 » Rispondi "Sono troppo qualificato per il lavoro che faccio, i miei amici e colleghi mi hanno superato in tutto, mi chiede perchè sono scappato?"
Nella seconda stagione Breaking Bad entra nel vivo, entrano in scena personaggi fondamentali (Saul Goodman, Gus Fring, e Mike Ehrmantraut), e di altri si approfondiscono le personalità (Hank e Skyler in primis). I momenti di tensione non si contano e a proposito il secondo episodio è un capolavoro assoluto di suspense, atmosfera, location, regia e recitazione (Bryan Cranston ed Aaron Paul a livelli incredibili) e l'incontro tra Walt e il cauto uomo d'affari da Los Pollos è uno dei momenti topici dell'intera serie.
Se nel commento alla prima stagione, come interpretazione simbolica della serie, davo risalto alla supremazia che ottiene il valore della famiglia rispetto agli altri (l'identità dell'individuo e la società considerata nella sua legalità), qui nella seconda stagione le ragioni dell'ego sembrano assumere una posizione preponderante. Il bisogno di affermazione e di realizzazione frustrato genera un tale orgoglio ferito e un'invidia, soprattutto negli uomini intelligenti come Walt, che li può trasformare in mostri assetati di vendetta, e di successo smisurato (Walt chiede ad Hank "Da dove pensi che vengano i criminali? cioè.. cosa pensi che li faccia diventare quello che sono?" Hank non lo sa ma dice che per lui sono come dei scarafaggi da uccidere.
L'io ciò che conta. La famiglia viene dopo perchè imbriglia la crescita e l'emancipazione dell'individuo. La famiglia è un pretesto, una copertura, una giustificazione, moralmente accettata, perchè essa è un valore condiviso e sacro. La società è una gabbia e l'individuo, vivendo represso in essa, può ambire alla propria felicità solo uscendone (l'illegalità, la criminalità), per poi rientrarci ma a patto di fingersi un pazzo che cammina per i corridoi del supermarket totalmente nudo. Walter sicuramente ama la sua famiglia (direi soprattutto i suoi figli), ma se non ci fossero di mezzo l'orgoglio, la voglia di rivalsa e vecchi rancori sarebbe diventato lo stesso Heisenberg?
"Sono troppo qualificato per il lavoro che faccio, i miei amici e colleghi mi hanno superato in tutto, e mi chiede perchè sono scappato?" W.W.
Non tutto è perfetto. E non mi riferisco ai minimi momenti di stanca (necessari e fisiologici per una narrazione seriale che prevede tempi lunghi di sviluppo e l'inserimento di personaggi di contorno che distraggono dai due protagonisti). C'è solo una perplessità: Hector Salamanca non avrebbe potuto fare il nome alla DEA di Walter White? con la tavola delle lettere per esempio; e perchè non ha accusato Jesse? per poter fare giustizia da sè?