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THE WIRE - STAGIONE 1 regia di Joe Chappelle, Ernest R. Dickerson, Clark Johnson, Ed Bianchi, Steve Shill, Daniel Attias, Timothy Van Patten, Agnieszka Holland, Brad Anderson, altri

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Terry Malloy     9 / 10  05/03/2014 22:36:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
The Wire comincia come di soppiatto. Subito non ti rendi conto. Perché è come se uscissi dalla caverna, ci vuole un po' per mettere a fuoco la portata di ciò che andrai a scoprire, visitando assieme a McNulty, Daniels, Freemon e la squadra operativa cosa si agita dietro la ridente Baltimora.

Accade che alla luce del sole possiamo ancora restituire un volto umano al degrado che l'ignoranza e la malapolitica hanno creato, alla luce del sole si stagliano i volti di alcuni piccoli spacciatori, Wallace, Bodie, Putt e il loro nuovo mentore, D'Angelo. Ciò che impressiona è la loro grande solitudine, messa a fuoco a partire da questa stagione fino al loro naturale esaurimento, nella quinta. Attento ad affezionarti a loro - sono vittime sacrificali. Del loro stesso sistema, del sistema di altri, del nostro sistema.

Lontani da loro - i veri protagonisti di questo piccolo e geniale incipit - ci sono i capi, Avon e Stringer, lontani e cinici come il sangue di un insetto, esattamente lontani come lo sono Burrell e Ralws, lontani dai ragazzi che hanno riposto in loro la fiducia. Più disincantati, ma non per questo privi di una speranza-malattia che li logora dentro, gli agenti non hanno altra scelta che continuare la loro lotta, sopprimendo nell'alcool la loro sconfitta e l'irresistibile sensazione di simpatia che provano non verso i criminali, ma verso i ragazzi, quelli che sono vittime come loro.

The Wire è forse l'unica serie tv ad aver mostrato che è dal contesto che nasce una vera storia, troppo spesso si parte dal presupposto inverso. Non c'è nessuno sfondo, storico o sociologico, è tutto lì a marcire agli angoli delle strade, o nei dipartimenti di polizia. A marcire è sempre la carne, la vita.