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THE SHIELD - STAGIONE 2 regia di Guy Ferland, Scott Brazil, Clark Johnson, Dean White, Stephen Kay, D.J. Caruso, Michael Chiklis, Stephen Gyllenhaal, Brad Anderson, David Mamet, Frank Darabont, altri

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hghgg     8½ / 10  18/12/2014 19:26:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Seconda grandissima stagione per "The Shield", non siamo ancora al capolavoro ma ormai la serie di Shawn Ryan c'è davvero vicina. Leggermente superiore alla già ottima prima stagione solo perché qui i personaggi vengono caratterizzati e sviluppati in maniera più matura e affrontano ulteriori evoluzioni, le situazioni e lo stile ti entrano ormai dentro e le puntate capolavoro qui sono almeno tre o quattro (le prime due, l'ultima e probabilmente pure l'ottava "Scar Tissue") e anche i penultimi due episodi sono su un livello appena più basso.

Splendida la trama principale che coinvolge Vic Mackey e la sua squadra d'assalto intrecciando l'arrivo dell'ispettrice comunale pronta a fare rapporto sulla condotta del distretto, con il rischio che la loro corruzione venga denunciata (ponendo fine alla loro carriera e mettendoli in seri guai con la legge), la lotta contro Armadillo, nuovo "signore dello spaccio" a Farmington e il progetto criminale della squadra di derubare una montagna di soldi nientemeno che alla mafia armena, dal cosiddetto "treno dei soldi" (denaro pronto ad essere riciclato proveniente dalle attività illecite degli armeni), momento in cui l'indole criminale dei componenti della squadra si farà sempre più chiaro, sempre più incontestabile.

La presenza dell'ispettrice farà nascere una sorta di tesissima alleanza (sempre pronta a spezzarsi da un momento all'altro) tra Mackey e Aceveda, il primo per far si che non venga denunciata la corruzione sua e dei suoi uomini, il secondo suo malgrado per salvare il buon nome del suo distretto e soprattutto per non "sporcare" il percorso della sua ascesa al consiglio comunale, per non rovinare la sua carriera politica.

La faida di Vic e la squadra contro Armadillo invece lascerà un'incalzante scia di sangue, minacce, intimidazioni, omicidi, violenti scontri (indimenticabile Vic che ficca mezza faccia di Armadillo su un fornello del gas, sfregiandolo), ripercussioni, vendette e contro-vendette (indimenticabile Vic che ficca mezza faccia di Armadillo su un fornello del gas, sfregiandolo) e vittime innocenti. Grazie alle indagini sul criminale la storia si incrocerà con le indagini di Claudette che non ci metterà molto a scoprire le connessioni criminali di Mackey e ad entrare in contrasto con lui, potrebbe essere una valida "nemica" per Vic e per lei c'è un finale davvero interessante (e un'ottima ultima puntata per il suo personaggio che in questa stagione "spacca" di brutto).

La storia del treno dei soldi e la rapina agli armeni si incrocia in mezzo a tutto ciò, passando per l'ideazione, l'organizzazione, le difficoltà e i dubbi e poi esplode come grande finale della stagione, con quell'ultima sequenza nella dodicesima puntata che è terrificante:

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Ultima scena davvero grandiosa come tutto l'ultimo episodio.

In tutto questo ci sono anche i sempre più complessi problemi familiari di Vic, la sua sfera familiare pian piano, in mezzo a tutto questo casino, si guadagna un buono spazio ed è scritta con tatto e intelligenza, gestita con cura, tanto da risultare sempre molto interessante.

Poi ci sono le indagini di Dutch che è sempre un grande ma rispetto alla prima stagione è forse un poco messo da parte rispetto alla sua collega che qui assume spesso il ruolo di validissima co-protagonista. Nulla viene tolto alle indagini di Dutch che qui attraversa un momento di crisi e di rabbia e riesce poi a rialzarsi, guadagnando maggior rispetto da parte dei colleghi e dei superiori, e forse perfino da Mackey (si intenda non in senso assoluto ma rispetto a quanto visto all'inizio della prima stagione) che collabora con lui in maniera più spontanea e in più occasioni rispetto al passato; Dutch arriva persino quasi alle mani con Shane nel suo tentativo di guadagnare più stima ed autorevolezza nel distretto.

Poi c'è la parabola discendente di Danni che si rivelerà tutt'altro che pulita (non tanto vagamente razzista verso gli arabi, elemento che riaccende il tema dell'isterismo post 11 settembre, d'altronde siamo nel 2003) e che in ogni caso vedrà crollarsi il mondo addosso rimanendo anche coinvolta, suo malgrado, nel piano di Shane e Lem per eliminare Armadillo e salvare Vic da scomode confessioni. Finale drammaticissimo anche per Julian che sembrava aver trovato la serenità a costo di rinnegare se stesso (le scene con lui e il corso di ri-orientamento sessuale sono tra le più tremende della serie, lo ripeto, ma che roba c'è al mondo...), e voglio vedere come tutto ciò che ho scritto fino ad ora si evolverà nella terza stagione, in particolar modo gli strascichi dell'imponente operazione criminale compiuta da Vic, Shane, Lem e Ronnie, strascichi psicologici e ovviamente anche nel lavoro, visto che nel finale vediamo Dutch

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER già sul posto per iniziare l'indagine che lo porterà ad indagare (come Claudette prima di lui) sui suoi colleghi. Tutto questo e altre indagini e momenti in cui capiamo che la cupezza e la crudezza della serie non permette redenzione, per nessuno, in nessun modo (Connie).

I personaggi sono sempre caratterizzati benissimo, continuano la loro evoluzione e restano sfaccettati e complessi; Vic Mackey è il criminale, il tormentato padre e marito, il consapevole mediatore delle gang, il corrotto, il violento, il leale, lo spietato, l'istintivo e il calcolatore, il poliziotto che tanti arresti porta al suo distretto e il rapinatore che assalta i furgoni della mafia armena per tornaconto personali assai difficili da giudicare. Personaggio scritto (e interpretato) meravigliosamente, uno dei più complessi della tv.

Shane è sempre più fuori controllo, credo che Vic farà sempre più fatica a contenere la sua follia e il suo istinto criminale, molto meno lucido e "nobile" di quello di Mackey. Lem è sempre più dubbioso e tormentato, Ronnie sempre più sfigato, Aceveda sempre più diviso tra onestà e squallida ambizione politica, Claudette e Dutch sempre classici ma due personaggioni, non c'è nulla che non vada.

Magari non mi ha tanto convinto la puntata sulle origini, tutto mi serviva tranne che spezzassero un ritmo tanto serrato ed inarrestabile, io non volevo mica riprendere fiato. Ma è un "filler" di qualità per lo meno. Tutte ottime puntate comunque, gran sceneggiatura, buone regia e fotografia (televisive al 100% ma buone) e ritmo davvero perfetto, così come la gestione dei personaggi e degli intrecci.

Rimangono impresse tante scene e soprattutto quella finale, Aceveda che festeggia la vittoria alle primarie e Vic e soci che si godono (prima) e osservano attoniti (poi) la montagna di denaro frutto della loro rapina.

Il punto di non ritorno...
Neurotico  18/12/2014 20:43:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bel commento. Mi ha fatto rivivere la seconda stagione con la chicca nella scena dove i quattro della squadra d'assalto osservano il mucchio di soldi rubato alla mafia armena.
hghgg  18/12/2014 20:51:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una scena potentissima, che riesce davvero a scuotere qualcosa dal di dentro allo spettatore; le loro espressioni dicono tutto. Grazie, comunque :)