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PRIGIONIERI DELL'OCEANO regia di Alfred Hitchcock

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ULTRAVIOLENCE78     8½ / 10  02/02/2008 09:33:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il titolo è esplicativo come pochi: nonostante tutto il film are aperto, Hitchcock riesce perfettamente a infondere un profondo senso di claustrofobia; l'oceano diventa una vera e propria cella, un luogo angusto in cui mettere in scena le "bestialità dell'uomo".
Il film nasce come propaganda sotto forma di apologo volto a mettere in luce il contrasto tra le perversioni e la follia del regime nazista e la "bontà" della democrazia, ma alla distanza viene fuori l'altro intento del regista: quello di rappresentare l'instabilità della natura umana in circostanze estreme.
Un Hitchcock che, con scarsissimi mezzi, riesce a dare alla luce un piccolo gioiello cinematografico.
ULTRAVIOLENCE78  02/02/2008 09:34:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"nonostante tutto il film si svolga in mare aperto"...
ULTRAVIOLENCE78  02/02/2008 09:35:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ehi moderatori? Non mi potete correggere il testo?