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I SOPRANO - STAGIONE 4 regia di Timothy Van Patten, John Patterson, Allen Coulter, Alan Taylor, Henry Bronchtein, Jack Bender, Steve Buscemi, Daniel Attias, Lee Tamahori, Mike Figgis, Peter Bogdanovich, altri

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Neurotico     9 / 10  02/06/2014 18:22:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le migliori puntate della quarta stagione (ma forse si può dire dell'intera serie) de I Soprano sono quelle dove succedono avvenimenti che coinvolgono pochi personaggi, dove la violenza è presente, e la banalità del crimine e del sangue è sdrammatizzata dalla caratterizzazione ridicola dei personaggi più ambigui e contraddittori come Paulie (alle prese con la mamma allo spizio), Ralph (con le sue bizzarre perversioni sessuali che affondano le radici nel rapporto con la madre), Christopher (la sua tossicodipendenza) e Corrado (colpito dall'Alzheimer). Tony ha nuove amanti, e gli eccessi di collera sono alternati alle meno frequenti sedute con l'affascinante psicologa Melfi e le litigate con Anthony Jr, Meadow e Carmela alle prese con desideri fedifraghi nei confronti dell'autista del marito, dopo i nulla di fatto con il prete nella prima stagione e successivamente con l'imbianchino.
Lo scavo psicologico continua e denuda personaggi violenti, sociopatici, strafottenti ma incredibilmente simpatici e divertenti. Riappaiono i sogni di Tony, abitati dalla figura oscura della madre morta, e dai personaggi che più tormentano la mente del boss. Mitici gli episodi L'offesa, Donne e Cavalli, Sbagli imperdonabili e Cinici Idealisti (che finale!). Uno degli apici delle prove attoriali si ha nei confronti/scontri tra Carmela (personaggio che si rivaluta moltissimo) e Tony nel final season. Qualcosa si rompe in casa Soprano, e il capo si sente solo. Ho preferito, anche se di poco, le prime tre stagioni, praticamente perfette.
Neurotico  02/06/2014 21:29:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Errata corrige: "(...)dove la violenza è presente, e la brutalità del crimine e del sangue è sdrammatizzata ridicolizzando la squadra dei complici ambigui e contraddittori come Paulie (...)"