DEXTER - STAGIONE 5 regia di John Dahl, Steve Shill, Keith Gordon, Marcos Siega, Ernest R. Dickerson, Romeo Tirone, Michael Cuesta, Tony Goldwyn, altri
NotoriousNiki 7 / 10 12/03/2014 19:12:43 » Rispondi Dopo il successo della 4° gli sceneggiatori si sentono affrancati, ritengono la serie credibile abbastanza per allungarne la brodaglia, evitando giusto di non farsi beccare...
...dandosi la zappa sui piedi con la 6x12, epilogo da copia carbone del finale della 5° ma svoltando verso l'altra via della strada biforcuta intrapresa precedentemente.
Joey Quinn investito di quel fiuto da segugio che aveva Doakes inizia ad avere sospetti su Dexter e lo fa seguire da Stan Liddy, qui troppo fortuitamente Dexter trova sempre il modo di farla franca, anche perchè ad inizio stagione cade nel baratro del dolore...
uccide nuovamente un innocente, non rispettando il decalogo del codice, poi i rapporti tempestosi con la figlia adottiva iniziati con la 3° sembrava fosse intenzione degli sceneggiatori avere lo scopo di costruire un background della famiglia, portare a temprarne il nucleo.. e invece era solo il pretesto per levarseli di torno... mah a posteriori non una grandissima idea anche perchè ho sempre trovato pretestuoso l'introduzione delle baby sitter, praticamente relegate 24 ore su 24 a casa di Dexter (uno schiavista :D ), lui con Harrison non c'è mai
la setta più che un singolo killer, dopo Lithgow propendono su Jonny Lee Miller (che si era fatto vedere l'anno prima con il mini serial austeniano Emma), più istrionico non tocca le vette del precedente ma non è la macchietta dei primi 2 killer
Devono occupare il posto lasciato da Rita, Lumen (che ho fatto fatica a riconoscere Julia Stiles), è un discreto personaggio, la prima parte segregata in casa da Dexter è la più interessante poi è forte la bramosia degli sceneggiatori di trasformarla in una novella Eva Kant.
Il finale, è quello che ho anticipato nel commentare la 4°, la paura di cambiare...
...o forse allungarne la brodaglia, ma anticipando la 7° non avrebbero fatto altro che inglobare tempestivamente quel cambiamento che era necessario alla serie per rinnovarsi. Scelta sconsiderata.