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DEXTER - STAGIONE 5 regia di John Dahl, Steve Shill, Keith Gordon, Marcos Siega, Ernest R. Dickerson, Romeo Tirone, Michael Cuesta, Tony Goldwyn, altri

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hghgg     8 / 10  02/02/2015 12:10:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'ho già detto che la mia considerazione riguardo "Dexter" è un po' diversa rispetto a quella dei più sfegatati appassionati della serie che io giudico, fino a questo punto, molto buona ma non eccezionale. E nel valutare questa quinta stagione mi ritrovo ad andare controcorrente rispetto ad alcuni dei commenti qui precedentemente espressi, tra l'altro da gente che di cinema e tv ne capisce quindi sarò còglione io, eppure questa quinta stagione mi è piaciuta moltissimo, non meno della quarta e, seconda a parte, più delle altre. L'ho divorata d'un fiato (escluso un break tra la prima puntata e le seguenti) e mi ha tenuto sempre incollato allo schermo e poi vabè, l'uscita di scena di Julie Benz è stata una manna di quelle indescrivibili, la sua assenza mi ha davvero reso tutto più scorrevole, non dovevo più temere una sua inutile apparizione ad ogni cambio di scena come nelle precedenti 4 stagioni. Evvai.

Che poi in realtà quelli qui sotto che hanno criticato questa stagione avrebbero anche tutte le ragioni. Ad esempio è verissimo il fatto che gli sceneggiatori cominciano a scarseggiare nella fantasia, è verissimo che sembrano non saper più che fare e allora cominciano a riciclare di tutto ed è verissima la storia del reset, del poco coraggio. Anzi, qui c'è un doppio reset, perché prima si fa tornare Dexter libero, annullando l'evoluzione delle precedenti stagioni e,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER (ALLELUIA) spediscono dai nonni paterni i due ragazzini cagàcàzzo (Astor poi in realtà per tutte le sue apparizioni in questa stagione prenderà ufficialmente il posto della madre...) in modo da annullare tutto, poi c'è il reset totale dell'intera quinta stagione che va avanti secondo me molto bene ma poi si auto-annulla con un finale che non porta alla sesta stagione ma semplicemente cancella tutto trasformando la quinta stagione di Dexter in un qualcosa di distaccato e totalmente auto-conclusivo. Resettano anche il reset della sottotrama con i ragazzini visto che alla fine il rapporto tra loro e il loro patrigno torna quello di prima, esattamente quello di prima, con gli sceneggiatori che in un eccesso di zuccheri mi hanno rovinato la festa e in una puntata (l'ottava mi pare) mettono in scena la riappacificazione tra Dexter e la bimbamìnkia (col poster di Twilight in camera, per non dimenticare Mai) che torna a voler bene al suo patrigno e infatti, ovviamente nel momento meno opportuno, nell'ultima puntata, organizza una vera e propria invasione a casa di Dexter per festeggiare il compleanno del nano e chiedergli di passare le vacanze con lui, che dolce. Ovviamente Dexter in quel momento pensava "ma perché càzzo uccido solo serial-killer io ? Potevo specializzarmi in adolescenti col cervello da armadillo ?" E poi che bello che gli sceneggiatori nonostante ciò evitino comunque di ritrovarsi i ragazzini tra i piedi senza spiegarci perché, visto che la tipa e Dex hanno fatto pace e visto che gli vogliono taanto bene, come mai non tornano a vivere da lui e restano con i nonni che hanno anche una certa età ? Boh :D

Ed ecco quindi il reset del reset durante il reset dell'intera stagione. Un casotto.

Verissimo anche che con il finale hanno stupidamente allungato il brodo e che il finale della sesta stagione DOVEVA essere quello di questa quinta che invece lascia ancora tutto in sospeso e resetta il tutto per altre 12, stavolta si mediocri, puntate.

E ancora tutta la storia di Quinn con Dexter che fa tanto "Doakes dei poveri" all'inizio e poi si evolve nella storia d'amore tra Quinn e Debra (oddio) e nell'ossessione del poliziotto corrotto ingaggiato da Quinn che romperà le pàlle a Dexter fino all'ultimo per motivi tutti suoi.

E allora come mai mi è piaciuta così tanto questa quinta stagione ?

Be, perché dalla terza puntata inizia la trama centrale che ho trovato serratissima, angosciante, affascinante ed estremamente coinvolgente. Il tema della spietata e disperata vendetta femminile che tante cose buone ha portato al cinema qui prende vita nel bellissimo personaggio di Lumen (per cui ho tifato spudoratamente come un fan-boy, finalmente una bionda come si deve, oh!) e nella sua splendida accoppiata con Dexter, con un rapporto che non può non riportare alla mente Miguel Prado ma che stavolta riesce decisamente meglio (sarà anche perché Lumen è un tantino più gnòcca di Miguel...), evolvendosi in maniera affascinante e francamente le "avventure" di questa coppia di killer (uno per natura, l'altra per vendetta) sono ottime e loro due funzionano a meraviglia, senza contare che di fatto Lumen sostituisce Rita e insomma l'arrivo di una così al posto di quel pesce lesso (sebbene fosse più gnòcca questo devo ammetterlo) ha decisamente contribuito al mio apprezzamento.

E poi ci sono dei buoni villain, oddio in cinque non fanno mezzo Trinity ma nel complesso non sono male, funzionano, anche se alla fine il buon Dex li intorta, insieme alla sua amichetta, in circa 5 secondi ad omicidio, compreso nel finale contro Jordan Chase che si fa fregare come il peggiore dei còglioni. Tutto-troppo-facile.

E poi questa quinta stagione mi è piaciuta tanto perché la prima puntata è stata qualcosa di meravigliosamente sublime. La seconda è uno spartiacque (fasullo) con Astor che sbrocca e decide di trasferirsi dai nonni col fratello (che non era d'accordo ma lì c'è una dittatura per la miseria) e bla, bla, bla per poi tornare purtroppo tra le pàlle come già ho detto prima.

Ma la prima puntata... La prima puntata è riuscita a farmi sentire un'immane mèrda umana perché credo di essere stato l'unico spettatore della serie che in un momento indubbiamente angosciante, drammatico, tristissimo e cupo come quello si era trasformato in uno dei sette nani: GONGOLO. Si perché stavo letteralmente gongolando, esultando e ballando davanti allo schermo. Se ti esce una risata alla Jafar nel momento in cui Dexter deve dare "La Notizia" ai suoi due figliastri vuol dire due cose: che sei una mèrda e che quella che è schiàttata, professionalmente parlando, da qualche altra parte deve proprio averla fatta grossa. Era il momento più brutto e angosciante di tutta la puntata e io nella testa avevo l'immagine di Nelson Muntz che entrava in casa con loro, e indicava la scena col più beffardo e meraviglioso dei suoi "Ha-Ha". Mi apparivano immagini dei Blues Brothers che cantavano "Everybody Needs Somebody to Love" (e soprattutto dei beffardi Bauhaus con la loro "Honeymoon Croon" ma tant'è :D) durante tutta la puntata e durante la veglia funebre (quella con la bara aperta, quella scena lì) mi apparivano i tizi di Scary Movie 3 ed entrava all'improvviso J.D. direttamente da "Scrubs" cantando gioioso "Izz A Biuuutifuuul Moorniiing", oltre al fatto che mi sono commosso pensando al fatto che "Dexter" è una di quelle belle serie razionali in cui la gente muore una volta sola e basta.

E durante il funerale io non ho sentito l'elogio funebre di Dexter (che poi mi riveniva di pensare al fatto che Hall ha fatto quel capolavoro di "Six Feet Under" mentre quell'altra faceva a pezzi un'iconografia antichissima) io vedevo John Belushi che urlava "Ho visto la luce" e James Brown attaccava a cantare un cazzùtissimo Soul-Gospel con tutta la chiesa a ballare.


Ecco si, mi sono sentito una mèrda ma la prima puntata è stata SUBLIME eh eh eh.

E poi tutto il resto l'ho seguito con una serenità e una serietà che prima mi erano state impossibili, sapevo che la Benz in mezzo non ce l'avrei più avuta e tutte le puntate andavano via lisce come l'olio senza che riuscissi a staccarmi mai dallo schermo; spiacente ma la Benz è un fattore di quelli che faccio davvero fatica a digerire.

Bello il personaggio della baby-sitter, che successivamente sarà in "Downton Abbey" a far partire tutte le sfìghe dei coniugi Bates e ancora dopo, udite udite, in "Byzantium" di Jordan (uno di quei film che mi fanno sperare che i danni fatti dalla Benz e combriccola strònzeggiante non siano ancora totalmente irreparabili).

Michael C.Hall sempre molto in parte e sicuramente bravo anche se continuo a dire che in "Six Feet Under" mi è piaciuto parecchio di più, forse la cosa è dovuta anche al contesto di straordinaria qualità di SFU.

Sempre perfettamente in parte anche la Carpenter, meno insopportabili che nella quarta stagione LaGuerta e Batista. Pure Masuka mi è risultato più simpatico qui, mentre Lumen ripeto è un ottimo personaggio e mi dispiace che sia stato resettato con tutta la quinta stagione (ma sono stato molto felice per il lieto fine questa volta).

Infine, posso vantarmi di aver scritto il commento più lungo su una stagione di una serie televisiva in questo sito, almeno credo.

Dopo aver visto con sofferenza la sesta comunque ho mollato "Dexter" (non ho voglia di vedermi altre 24 puntate mediocri) serie ottima fino a questa quinta stagione, escludendo la noiosissima terza, e prodotto coraggioso, all'inizio, e valido che merita indubbiamente una visione.

Non un capolavoro, ma bello e peccato per lo scivolone delle ultime tre stagioni, ennesima dimostrazione che una serie non dovrebbe mai spingersi oltre le 5-6 stagioni al massimo. Molte tra le serie migliori sono terminate dopo 5-6 stagioni, rimanendo sempre su eccellenti livelli qualitativi ("Six Feet Under" "Soprano" "Boardwalk Empire" tanto per fare dei nomi) e senza mai crollare, queste sono serie perfette, mente perfino un colosso come "X-Files" dalla sesta in poi ha cominciato a calare inesorabilmente.

Insomma ragazzi delle serie tivì, a 'na certa ve dovete fermà :)
elio91  24/02/2015 14:59:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si, pensare di allargare una serie a dismisura solo per tenerla in vita e senza progetti a lungo o breve termine convincenti è deleterio. X-files è un ottimo esempio e sono davvero poche quelle che reggono tante stagioni, per la loro stessa natura. I Simpson anche sono irriconoscibili. Resiste forse South Park.
Doctor Who, per come è concepito, è il seriel perfetto in tal senso: cambia tutto ma resta sempre lo stesso, e dura in pratica dagli anni '60; la nuova serie da quasi 10 stagioni. E non si è mai davvero snaturata.
Dexter con la quarta, almeno per me, è diventata inguardabile. La quarta stagione prometteva un futuro radioso e un gran finale, e invece...
hghgg  24/02/2015 18:50:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
South Park resiste eccome e senza il forse, ma l'eccezione che conferma la regola. I Simpson lasciamo stare... Il Dottor Chi non l'ho mai visto, troppo lungo, mi ha scoraggiato.

Conosco la tua opinione su questa quinta di Dexter, come detto mi spiace fare da bastian contrario ma personalmente mi è piaciuta molto, poi dalla sesta mi allineo al giudizio generale (anzi con la sesta e basta perché li mi sono fermato).

" La quarta stagione prometteva un futuro radioso e un gran finale" Be, il futuro radioso è andato in vacca ma il gran finale, quello della quarta almeno, c'è stato eccome. A dire il vero sarei stato soddisfatto anche se l'avessero chiusa così la serie con quell'ultima scena che "ahhhhha, satisfaction". Però mi sarei perso la prima meravigliosa puntata di questa dove ho goduto come un orso bruno :D
elio91  24/02/2015 19:58:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eheheheheh
hghgg  24/02/2015 20:27:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ecco si più o meno "Eheheheheh" è stata anche la mia reazione al finale della quarta e l'inizio della quinta di "Dexter". Poeticamente mi immaginavo un tabellone luminoso con scritto "Six Feet Under" 1- "Roba innominabile per bruttezza di Joss Wedhon" 0. E mi sembra anche giusto. Sono stato ricatapultato nel mondo del capolavoro di Ball (prima che si rincòglionisse anche lui) dove la gente moriva una volta sola e te i dialoghi coi morti te li potevi giusto immaginare, ed erano anche simpatici. Che meraviglia :D