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11' 09 regia di Youssef Chahaine, Amos Gitai, Shohei Imamura, Alejandro Gonzalez Inarritu, Claude Lelouch

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elio91     7½ / 10  29/07/2011 19:26:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Di certo è un esperimento riuscito,corti commissionati a 11 registi di 11 paesi diversi,che devono raccontare il loro 11 Settembre in 11 minuti. Di solito i film a episodi di tanta ambizione falliscono miseramente il risultato finale,ma qualcosa di buono da trovare si trova sempre.
In verità però,globalmente questo 11'09 delude poco,anzi affascina per la potenza evocativa quasi sempre presente. Non sarà difficile emozionare quando si ha a che fare con tragedie che hanno sconvolto l'umanità,specie se le ferite dell'11 Settembre 2001 sono ancora fresche e hanno lasciato strascichi di sangue,ma la libertà creativa e di espressione data a questi 11 registi ha permesso loro di realizzare qualcosa di nuovo,espressivo,a volte toccando anche il capolavoro e l'Arte. Poche le delusioni quindi in mezzo al mazzo di queste 11 carte.

Meglio andare per ordine:

1-Iran (Makhmalbaf): a fungere da apripista è un racconto di evocazione potente e immaginifica,come solo la fantasia dei bambini può a volte essere tanto forte e senza costrizioni: una maestra che spiega cosa è accaduto in America quel giorno con semplicità e dolcezza,raccattando per strada quello che è il futuro dell'umanità. Splendida la chiusura con la ciminiera.
Voto: 7,5

2-Francia (Lelouch): uno dei migliori; il silenzio,una storia d'amore,un finale tragico che riaccende questa fiammella. I brividi che ho provato appunto in quel finale hanno pochi eguali.
Voto: 8,5

3-Egitto (Shahin): il peggiore,mediocre e sempliciotto ma soprattutto con poco da dire e in maniela banale. Non merita di stare in mezzo ad altri corti del tutto superiori ma è pur sempre la visione di un regista,tant'è.
Voto: 5

4-Bosnia-Erzegovina (Tanovic): non dice quasi nulla per tutta la durata,si risolve alla fine con un bel messaggio di solidarietà e comunione.
Voto: 6

5-Burkina Faso (Ouedraogo): tra tutti gli 11 è il più divertente e ironico,eppure immerso in una realtà povera,quella del Burkina Faso, che emerge anche tra le risate.
Lo spettro di un demonio e i ragazzi che non vengono ascoltati concludono con una quasi amarezza un corto in cui tutto torna come prima,o forse no: i ragazzi sono ancora insieme nonostante tutto,e la loro vita continua tra le risate in mezzo alla miseria. Originale.
Voto: 7,5

6-Regno Unito (Loach): ecco,questo invece merita di essere una spanna sopra gli altri. Si affida a soluzioni visive semplicissime (un uomo che recita una lettera che sta scrivendo,filmati d'epoca) ma racconta di un altro 11 Settembre da molti dimenticato; Loach non rinuncia quindi alla provocazione in un contesto delicatissimo,ed è giusto rimarcare colpe da non dimenticare degli USA verso Allende,di cui si sporcarono le mani di sangue. Il climax emotivo raggiunge un'apice quando si parla delle torture fisiche inflitte a uomini e donne,dell'umiliazione e del dolore della dittatura. Ciononostante questo corto non è ovviamente una condanna o un suggerimento a dimenticarsi delle vittime del World Trade Center,ma come dice nella lettera il protagonista è un invito ad accomunare tragedie volute da interessi economici o fanatismo e a non dimenticarle. Due 11 Settembre profondamente accomunati,due tragedie che devono necessariamente essere ricordate per il dolore che hanno causato e che continueranno a causare.
Voto: 8

7-Messico (Inarritu): molti hanno già detto che questi 11 minuti saranno ricordati,ebbene confermo. Senza mezze misure,non credevo possibile poter evocare tante emozioni solo con l'ausilio del nero,di suoni e parole,di piccoli flash che sono un pugno nello stomaco fino alla domanda che non chiude un bel niente ma ci lascia con un interrogativo che tutti dovremmo porci. Stupendo.
Voto: 9

8-Israele (Gitai): ancora una volta si "aggira l'ostacolo" parlando di un'altra tragedia che poi viene avvicinata e unita a quella trattata dai registi. Un lungo pianosequenza tecnicamente complicatissimo e bello da vedere,saturato da confusione,urla e dal feroce attacco di una reporter (invano) sul luogo di un attentato che riguarda la terra dell'esiliato Gitai.
Voto:6,5

9-India (Nair): storia vera girata in maniera asciutta e che parla di un razzismo inevitabile dopo l'attentato. Da assassino a eroe...
Voto: 7

10-Usa (Penn): toccante vicenda di un vedovo che vive nel suo mondo di illusioni,spezzato dal crollo delle torri che paradossalmente gli farà vedere la "luce" sulla sua condizione di fantasia. Ottimo il sottofondo musicale con la chitarra e Penn si conferma un regista capace.
Voto: 7,5

11-Giappone (Imamura): è l'unico che non parla mai esplicitamente dell'11 Settembre,ma di un altra guerra disseminata di morte che lascia ferite indelebili nella testa e nello spirito del protagonista giapponese,tornato dal fronte non più umano e che si trasforma in rettile lentamente.
A riallaccarsi con il tema portante dei corti è la frase finale,giusta conclusione di tutto il film in cui si accomunano guerre e morti per cause folli laddove "nessuna guerra è santa".
Voto: 7,5