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VIOLENT COP regia di Takeshi Kitano

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_Hollow_     7½ / 10  05/02/2012 03:25:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Wow

per essere il primo alla regia ... wow. Pure come attore non scherza, anzi probabilmente è la sua prova più buona visto che successivamente comincerà a prendersi sempre più in giro rendendosi ingiudicabile e fuori da ogni schema, esaltando all'assurdo proprie trovate come il tic all'occhio ecc. ... m'è sempre sembrato una versione orientale e altrettanto seria di Clint Eastwood (espressione impassibile e ghigno) ma portata volutamente allo stremo.
Comunque gran bel film, buona regia, violenza non fine a sé stessa, forse da solo l'impressione di avere una trama sgarbugliata un po' male e velocemente, ma glielo si perdona per la prima e l'ottimo stile che già si intravede.
Per finire, è bello notare come Beat Takeshi avesse già le idee chiare riguardo la sua poetica, approfondita poi in seguito, introducendo elementi come la malattia, la pittura ...
Tumassa84  07/10/2012 06:40:04Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La sua "assurda trovata" del tic all'occhio è una conseguenza dell'incidente in moto che ha avuto e in cui ha rischiato di perdere la vita...
_Hollow_  21/02/2014 03:40:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Scusa ma mi sono accorto del tuo commento solo a distanza di due anni! D:

Sisi conoscevo il fatto, adoro Kitano e lessi pure il suo libro sulle sette ... so della paralisi che gli ha colpito una metà del volto (mi sembra la destra?) ma ho sempre avuto l'impressione che, da quel momento in poi, avesse un po' giocato sulla cosa nell'interpretazione dei suoi personaggi (soprattutto yakuza), in particolare proprio quel battito di ciglia con un solo occhio (quello sano), trasformandolo in un tic nervoso (ho sempre avuto l'impressione che ne abusasse in momenti dove il personaggio che interpreta rimane spiazzato, o è colpito nell'orgoglio ecc.).
Poi non so, magari è semplicemente una mia impressione ed effettivamente qualcosa di involontario provocato dall'incidente, per carità ... non me ne meraviglierei, esattamente come, conoscendo un po' Kitano, non mi meraviglierei se avesse usato e "giocato" con questo suo "handicap" trasformandolo in un modo per caratterizzare i suoi personaggi ... boh!