Woodman 9 / 10 15/08/2013 21:50:58 » Rispondi Maledettamente crudo, dannatamente memorabile, fottutamente nichilista. NICHILISTA. Il più nichilista dei film di Kitano, spoglio d'ogni azzardo di romanticismo o addirittura di colore, la sua opera prima come una folgore, il primo di una catena di capolavori uno più profondo e disarmante dell'altro. Un personaggio come al solito scritto ottimamente, burbero (forse più del necessario) come regola vuole, al servizio di una regia asciuttissima e scarna, con momenti anticipatori di quella che sarà la poetica figurativa del regista. Una storia sanguinosa e vertiginosa, con molti momenti mozzafiato (il pestaggio ai danni del tirapiedi sadico, l'intera parte finale, l'inseguimento diurno dopo il ralenti della colluttazione fra uno dei poliziotti e lo spacciatore in bianco). Niente di positivo, niente di eroico, niente di ottimista. Come detto prima, nichilismo allo stato puro. Chiara metafora dell'inutilità dell'esistenza, questo piccolo, grande film è un'autentica genialata. Notevole il remix di Satie adoperato come tema principale.
Neurotico 02/02/2015 23:46:18 » Rispondi Bel commento, complimenti. "Spoglio d'ogni azzardo di romanticismo"; "Niente di positivo, niente di eroico, niente di ottimista": "Chiara metafora dell'inutilità dell'esistenza". Sono d'accordo. Un gioiello nero di puro nichilismo.