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ROBOCOP (2014) regia di José Padilha

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  10/06/2014 10:38:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Reboot non riuscito, il nuovo Robocop non coinvolge, è solo una sbiadita fotocopia di quello che Verhoeven portò sul grande schermo negli anni '80. Manca il coinvolgimento emotivo in questa nuova avventura, impossibile empatizzare con le disavventure del detectice Alex Murphy, ridotto a pugno di organi vitali e "salvato" grazie alla tecnologia che ne fa un tutore dell'ordine di carne e metallo.
Il dramma personale è affrontato in maniera discutibile, lo strazio degli affetti più cari è appena accennato, mentre la denuncia politica scorre derivata dai soliti complotti propagandistici atti ad arricchire ulteriormente il miliardario di turno.
Per lo meno il futuro distopico presentatoci è piuttosto minaccioso: la sorveglianza montata da videocamere e affini è a dir poco esasperante, mentre la sicurezza mondiale, lasciata in mano ad un gruppo di sferraglianti robot incapaci di provare compassione o analizzare le situazioni con sguardo soggettivo, disegna un mondo non più a misura d'uomo. Questo squarcio su un futuro possibile, magari neanche troppo lontano, è però ammorbidito da toni fumettistici e dall'assenza di qualla sana cattiveria che permeava l'originale.
Il presentatore invasato ad opera di Samuel L. Jackson o le scene action simil videogame sparatutto sono particelle discordanti di un insieme poco incisivo nei suoi aspetti più impegnati. Lascia l'amaro in bocca questo fatto, la presenza del regista brasiliano Josè Padilha autorizzava a sperare in qualcosa di meglio; suoi infatti i due "Tropa de elite" all'interno dei quali è pressoché perfetta l'unione tra cinema di denuncia e azione. Il pensiero eversivo viene disinnescato, succube delle logiche di un cinema che deve prima intrattenere e poi far riflettere senza comunque generare allarmismi.
A bucare lo schermo resta il solo Gary Oldman, non tanto per l' interpretazione di prassi, quanto per la scrittura del suo personaggio in bilico tra pietà umana e ambizione professionale.
Invia una mail all'autore del commento brabus  10/06/2014 18:27:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
salve, mi è piaciuto molto il tuo commento ma sopratutto come scrivi...
posso chiederti cosa fai nella vita?
lo scrittore? ti esprimi molto bene.....
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  11/06/2014 10:43:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao Brabus, magari facessi lo scrittore, purtroppo lavoro in proprio e ho ben poco a che fare con le lettere.
Ti ringrazio, molto gentile!