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LA COLLINA DEL DISONORE regia di Sidney Lumet

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Thorondir     8 / 10  24/07/2018 15:10:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altro ennesimo grandioso film nella straordinaria carriera di Lumet.

Seppur ambientato durante la seconda guerra mondiale, il film porta sullo schermo l'avversione di un'intera nazionae per la guerra del Vietnam che stava iniziando (il film è del '65). Raccontando semplicemente la segregazione di 5 persone, Lumet da un affresco della verticolità opprimente delle gerarchie militari e dell'uso sistematico e sistemico della violenza, con riflessi di vero e proprio razzismo, che sia quello verso l'uomo di colore o le presunte inflessioni omosessuali di un altro prigioniero. Lumet, con una regia assolutamente perfetta nel muoversi tra primi piani e poche stanze, da vita ad un film potentissimo senza aver bisogno mai e poi mai di calcare la mano o enfatizzare tutto con le musiche (sostanzialmente inesistenti). Insomma, un affresco brutale della realtà carceraria militare e di un mondo violento, razzista e legato alle proprie aspirazioni di comando e potere. Con almeno 3 scene memorabili: il finale (devastante e crudissimo nella sua semplicità da "fuori campo"), la sequenza della collina e della maschera di gas e infine quella dell'uomo di colore che si comporta da scimmia.

Un film che a più di 50 anni dalla sua uscita conserva tutta la sua potenza e è un altro tassello della maestosa filmografia di un gigante della storia del cinema.