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MONUMENTS MEN regia di George Clooney

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daniele64     6 / 10  23/05/2023 16:44:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
1944 , mentre la Seconda Guerra Mondiale volge al termine , l' esercito alleato arruola un gran numero di esperti d' arte per cercare di recuperare i capolavori razziati dai nazisti .... Forse non tutti sapevano che Hitler aveva anche grandi ambizioni di collezionismo artistico , tanto da aver progettato un megamuseo nella sua città natale , Linz . E' vero che non è certo la prima volta che le opere d' arte diventano bottino di guerra , ma il dittatore germanico non solo aveva fatto le cose in grande stile , ma aveva pure follemente ordinato la distruzione di tutto in caso di sconfitta ! Il pregio maggiore di questo film è quindi di aver portato agli onori del mondo una serie di personaggi reali ( più di trecento ) che si sono impegnati al massimo ( alcuni sino all' estremo sacrificio ) per salvare dalla devastazione una sterminata lista di beni artistici , veri patrimoni dell' Umanità . E' ben vero che c' era stato il lontano precedente de " Il treno " ( 1964 ) , ma quella bella pellicola di Frankenheimer raccontava solo un singolo episodio della complessa vicenda . George Clooney doveva tener molto a questo film , visto che lo ha scritto , prodotto , diretto ed interpretato ! In sintesi , è la storia della più grande caccia al tesoro di tutti i tempi , dato che le opere d' arte messe in salvo pare che alla fine siano state ben cinque milioni ! La pellicola è stata girata con grandi mezzi , come si intuisce dalle eccellenti ricostruzioni ambientali e dal notevole cast ( oltre a Clooney troviamo Cate Blanchett , Matt Damon , Bill Murray , John Goodman e Jean Dujardin , per citare solo i più celebri ) . Quelo che difetta è probabilmente il ritmo , che in un film bellico ha una certa importanza . Il registro dominante ovviamente è quello drammatico , ma si vede anche qualche momento più leggero o addirittura sarcastico . Nel finale ci scappa persino qualche lacrimuccia e qualche spruzzata di retorica celebrativa , sottolineata dalla musica pomposetta di Alexandre Desplat . Se è vero che poteva essere migliore , è anche vero che per me il 6 se lo merita sicuramente .