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PERFIDIA regia di Robert Bresson

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Invia una mail all'autore del commento wega     7½ / 10  10/08/2009 12:54:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il secondo lungometraggio di Robert Bresson è tratto da un episodio del romanzo "Jacques il fatalista e il suo padrone" di Diderot, girato l' anno successivo al suo esordio e scritto in quattro mani con il contributo di Jean Cocteau come sarà sempre solito fare, perché "uno scrittore è scrittore più di me. Io sono soltanto un regista". "Perfidia", per la parte melò è un "Les Enfants du Paradis" minore (per lo meno me lo ricorda, forse per la somiglianza della Cesarès alla Arletty), atipico per il regista francese perché si tratta appunto di un melodramma classico, anche se molto cupo (sostanzialmente fotografato in nero), e atipico per il Bresson in B/N perché il denaro (o meglio non averlo) ha un ruolo significativo se non decisivo. Un' altra caratterizzazione del Male oscuro presente nella società, ma ancora atipicamente per Bresson impersonificato dall' attrice protagonista, una giovane e ricca borghese che si vendicherà sul suo amante che nel frattempo si è innamorato di Agnès, ragazza povera che mantiene la madre con i regali dei propri incontri occasionali. Coerente comunque con la celebre poetica di Bresson, è tuttavia il suo film che meno ho apprezzato. Adesso sono nei guai, ci sono i Capolavori.