caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

NEED FOR SPEED regia di Scott Waugh

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
sev7en     5 / 10  22/03/2014 18:41:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il meccanico, talentuoso pilota, Tobey viene incastrato per un incidente automobilistico al suo migliore amico e dopo aver scontato due anni di carcere esce con l’unico obiettivo di farla pagare a chi l’ha privato di libertà, affetti e… officina.
Digitando su un qualsiasi motore di ricerca il titolo di questo lungometraggio si viene immediatamente risucchiati nel mondo video ludico, perché il cinema questa volta ha attinto a piene mani da uno dei franchise piu blasonati della scuderia EA, un blockbuster da milioni di copie e ben 15 anni alle spalle, dedicato al mondo delle corse clandestine.
Operazioni del genere hanno finito due volte su tre per affossare gli incassi al botteghino e scontentare i fans perché l’aspettativa e l’hype richiedono perizia e arte chirurgica nel saper condensare in 2 ore di proiezione emozioni e storie solitamente spalmate di decine di ore di gioco… Dietro la macchina da presa troviamo Scott Waugh, noto per aver diretto Act of Valor ma soprattutto rinomato come stuntman, personaggio che nel suo lavoro costantemente si trova alle prese con azioni estreme, incidenti al limite del mondo dei vivi, corse ed inseguimenti contromano e, nel nostro caso, contro la legge.
Waugh però questa volta cede il volante al Vin Diesel / The Rock di turno, Aarol Paul che per quanto ci metta del suo per somigliare all’altro, mancato, Paul, Walker, non riesce a raggiungerne il carisma né quando si mostra “in tiro” per il giro del secolo né quando prova a fare il simpatico con battutine o siparietti da sit-commedy americana (il cambio alla guida in scioltezza con una Mustang a pieni giri non ha prezzo). Paul per problemi finanziari, si trova a dover gareggiare con la sua nemesi, un Dino che oltre ad avergli preso la passione, le auto, gli ha rubato anche il cuore, la sua ex, e con una noncuranza tipica del “bastardo di turno”, con una frazione di secondo gli strappa anche l’unico cordone con il passato, il suo migliore amico nonché fratello della sua ex.
Uscito dal carcere l’obiettivo è chiaro e regista e troupe iniziano con lui e l’altra biondona di turno, un’accessoria Dakota Johnson, questa folle corsa per disputare la corsa delle corse organizzata da Michael Keaton, a cui, guarda caso, partecipa anche il giurato nemico.
Insieme a lui, mezzo stato federale a parte, ci sono gli amici “di officina”, che intervengono solo per litigare tra loro in gag che, nella mente di sceneggiatore e regista, dovrebbero far ridere ma si rivelano soltanto un riempitivo, una cutscene, tra un cambio di marcia e l’altro. C’è da dire però che il (sì c’è anche Tom Cruise) Maverick di turno sa strappare sorrisi sia quando si trova a pilotare aerei ed “apache” sia quando prega il poliziotto a sua guardia di fornirgli un iPad ® per seguire la gara. In film di questa natura, in cui si viaggia a tavoletta fino ai titoli di coda, la trama è un fattore secondario, e su questo non ci si sperava…, ma elementi come la spettacolarità delle scene, il parco veicoli, gli inseguimenti e la colonna sonora devono fare la differenza e suscitare quella voglia di mettersi al volante (virtualmente s’intende…) e sfrecciare come lampi di luce nella notte. Pur riconoscendo a Need for Speed di essere meno estremo sul fronte del modding per le vetture rispetto a Fast & Furious e anche di aver cercato di viaggiare sui binari originari della versione pixellosa, non taglia il traguardo perché il montaggio non è così frenetico da farci trattenere il respiro nei momenti cruciali, alcune scene, come il salto della Mustang, sono così fuori dal mondo che provocano la risata (e non è un bene…), la colonna sonora è quanto di piu’ anonimo si possa ascoltare. Vogliamo rimarcare proprio su quest’ultima perché le soundtrack nelle trasposizioni video sono di gran lunga migliori e laddove Fast & Furious è in grado di alternare brani pop a hip-hop di classe, qui non si è mai coinvolti né minimamente stimolati.
Un film consigliato agli amanti delle corse automobilistiche, a chi vuole vedere all’opera pezzi da collezione a 4 ruote e agli amanti di Top Gear.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER