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DEVIL'S KNOT - FINO A PROVA CONTRARIA regia di Atom Egoyan

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Spotify     6½ / 10  06/02/2016 01:08:13Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nonostante la sola sufficienza piena, posso felicemente dire che questo è senza dubbio tra i migliori thriller usciti negli ultimi anni. Mi ha suscitato un grandissimo interesse, in particolare per due motivi: l'argomento in questione mi ha sempre affascinato, sedotto, e inoltre ho avuto l'occasione di vedere (anche se ovviamente per finta) come si comporterebbero ragazzi della mia stessa età in preda ai loro interessi (per usare un eufemismo) nei confronti di satana e l'occulto. Alle fine le gesta sono più o meno quelle che mi aspettavo, e cioè ascoltare musica metal a palla (della quale il sottoscritto è amante), infatti abbiamo persino due brani dei mitici Slayer nella colonna sonora, ovvero "Altar of Sacrifice" e la violenta e famosa "Angel of Death". Poi si infliggono numerose ferite simboliche sulle braccia, si vestono in modo cupo e tetro e così via. Il secondo motivo per cui ho apprezzato la pellicola, è stata la scelta (coraggiosa) di trasfigurare sullo schermo una storia che per quanto agghiacciante è purtroppo verissima. Ovviamente il film ha una caterva di difetti che però spiegherò in seguito, visto che ora mi voglio concentrare sui lati positivi: Egoyan crea un grandissimo ritmo, rende la vicenda molto scorrevole, mai lenta, e che infine diventa man mano sempre più appassionante. La verità salterà o no fuori? Questi ragazzi sono davvero così crudeli e pazzi? Tali erano gli interrogativi che mi chiedevo continuamente da un certo punto in poi della pellicola. Altra cosa che il director fa bene, è la direzione degli attori (a parte uno): ottima la lavorazione sui tre giovani attori che interpretano i presunti imputati, il regista riesce ad inserire in loro un alone diabolico ben visibile, oltre che a conciarli come si deve per il ruolo che interpretano, vedi ad esempio i vistosi capelli lunghi di James Hamrick e Seth Meriwether. Grandiosa anche la direzione di Reese Witherspoon, resa credibile più che mai. Buonissime le varie sequenze di disperazione e quant'altro, dell'attrice. Mi son piaciute tantissimo certe inquadrature che fa Egoyan, come quella iniziale con la macchina da presa che parte riprendendo prima il suolo per poi innalzarsi lentamente in maniera molto curata e oscura. Oppure le inquadrature nel bosco, specialmente quelle mostranti la specie di tubo d'acciaio che funge da ponte, quasi a volerci dire che il mistero rimarrà li, sempre oltre quel "ponte". Il tutto reso davvero molto sinistro. Il finale, realizzato in quel modo, penso che sia la scelta migliore che si potesse fare, chiudere la vicenda in modo quasi tronco, lasciando nell'aria una sensazione di disorientamento e di enigma che probabilmente, mai verrà risolto. La scenografia fa da perfetto sfondo alla storia, una comunità così piccola e accogliente che viene smossa dal raccapricciante ritrovamento di 3 cadaveri di bambini. Il bosco è studiato e valorizzato nei minimi dettagli, molto inquietante. La fotografia non è esattamente eccezionale, però complessivamente quadra nell'insieme. Magari poteva essere più a tinte nero-blu notte. Il cast è eccellente: eccezionale la Witherspoon, stra-credibile, mette tutta se stessa nell'interpretazione di una madre disperata per la morte del figlioletto di 8 anni. Magistrale nell'esplicazione dei dialoghi e riuscite parecchie espressioni. Convincente anche Colin Firth, magari non è così espressivo come la Witherspoon, ma è un attore molto serio, sa perfettamente come muoversi. Riuscita l'interpretazione dei dialoghi. Hamrick e Meriwether promossi a pieni voti, specialmente il primo che incarna in maniera eccezionale un giovane satanista dall'aria malefica. Molto sinistri alcuni sguardi e interpretazione dei dialoghi molto calibrata. Ora passiamo alle pecche che, ahimè, limitano molto la pellicola. Egoyan, pur avendo svolto un buon lavoro, soprattutto sul lato tecnico, sbaglia invece, secondo me, nella narrazione della storia, la quale ad un certo punto diviene di stampo troppo documentaristico, vediamo da un certo momento in poi, solo le scene di loro in tribunale e basta, e un ulteriore elemento che rafforza la mia tesi, è l'aggiunta della data sotto, scelta assolutamente inutile. E' vero che spesso si dice che quando le pellicole sono tratte da vicende realmente successe, si tende a romanzarle troppo, ma qui accade l'esatto contrario. Per fortuna il regista riesce sempre a mantenere alta l'attenzione grazie al ritmo. Poi altra cosa che non mi ha convinto, è stata la direzione di Firth, il quale meno male che fa una buona recitazione di suo, altrimenti era un disastro su tutti i fronti. Ho avuto la sensazione che il director non sia riuscito a cimentarlo nel ruolo di un detective, non ce l'ho visto proprio il buon vecchio Colin in quei panni. La sceneggiatura è davvero mediocre: il tema satanismo non viene per nulla approfondito, si resta ancorati troppo ai fatti di cronaca reale, e questo è un altro fattore dell'effetto documentario. Non si scende a fondo del perchè questi ragazzi abbiano intrapreso questa strada, cosa li ha spinti, niente di tutto questo viene accennato. Un sacco di elementi risultano di poco conto e numerose volte ci sono scene ripetitive. Zero stesura dei personaggi. I dialoghi sono l'unica cosa salvabile, pur non essendo manco essi, niente di trascendentale.


Conclusione: un piacevolissimo thriller di condanna nei confronti degli USA, i quali ancora una volta danno libero sfogo a pregiudizi e roba del genere. Ben recitato e in parte ben girato. Merita un'occhiata.