jack_torrence 9 / 10 23/12/2014 17:50:46 » Rispondi Dopo anni di depressione nichilista a tratti opaca, Von Trier torna ad affidare a un'eroina l'onere di una paradossale liberazione di genere: il suo cinema non cessa di apparire disturbante e contraddittorio, ma la sua ultima opera vola alto, sorretta nonostante la durata da grande ispirazione sia in fase di scrittura sia di messa in scena, e sfiorando in alcuni momenti il Bergman di "Sussurri e grida". Questo primo episodio è a mio avviso, per tenuta complessiva, la parte migliore dell'opera, che va vista comunque come un unico film.