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GRAND BUDAPEST HOTEL regia di Wes Anderson

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Invia una mail all'autore del commento williamdollace     6½ / 10  14/04/2014 10:51:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grand Budapest Hotel è un monumento alla nostalgia, quel C'era una volta tutt'ora in decadenza che resiste nella memoria e persiste, tanto da farcelo ricordare, tuttavia la carta da parati del film di Anderson [nonostante gli standard comunque elevati] cade a pezzi sbiadita: non un'inquadratura degna di particolare stupore, nessun guizzo feroce da ricordare nella sua regia con il pilota automatico.
Cagliostro  15/04/2014 10:38:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non interverrei se tu non fossi un collaboratore, ma dato che lo sei vorrei capire meglio il tuo commento:
che cosa critichi esattamente alla regia di Anderson?
che cosa significa regia con il pilota automatico?
che cosa intendi per guizzo feroce?
grazie se vorrai rispondermi.
Invia una mail all'autore del commento williamdollace  15/04/2014 17:17:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La regia è la regia di Anderson, cifra stilistica di un autore che conosciamo bene. Intendo, sintetizzando la risposta, che non c'è quella scena che ti fa "cappottare" (laddove ce ne sono molte nei Tenenbaum, e qualcuna in Monnrise Kingdom, ad esempio), la mia è una critica puramente soggettiva, non ho mai strabuzzato gli occhi.