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LA STIRPE DEL MALE regia di Matt Bettinelli-Olpin, Tyler Gillett

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  26/09/2014 10:44:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Arriva a dir poco in ritardo "La stirpe del male"; fuori tempo massimo per la tecnica di ripresa utilizzata e soprattutto per il tema trattato. Di anticristo desiderosi di venire al mondo sfruttando il grembo di una poveraccia ne abbiamo fin sopra i capelli, quanto del found footage, soprattutto se utilizzato in questa maniera forzata e ridicola.
Come da prassi la prima mezz'ora ci consente di entrare in contatto con i personaggi principali, ovvero una coppia in procinto di sposarsi. Bastano cinque minuti per diventare intolleranti ai loro volti; insopportabili nel loro idillio amoroso, patetici durante l'imbellettato matrimonio, demenziali nella luna di miele caraibica dove finalmente qualcosa succede. Si capisce ben poco del fatatccio, ci vengono concessi tre fotogrammi dai quali si evince l'avvenuta inseminazione della signora, ed il responsabile non è certo il novello sposo.
A seguire la matrice horror prende piede con somma fatica, la narrazione diventa disperatamente frammentaria e le scene chiamate ad inquietare sono invece un compendio di roba già vista, masticata e sputata un milione di volte.
I due registi poi citano a mani basse: sembrano non aver alcuna remora nel riprendere idee altrui e filtrarle attraverso il loro gusto dozzinale. "Rosemary's baby" è la vetta inavvicinabile, ma ci sono anche "Grano rosso sangue 2", "Black Christmas", "Rec" e altre pellicole che è inutile perder tempo a menzionare.
Come tutto ciò già non bastasse a manovrare la gravidanza ci pensa un un gruppo di satanisti dei quale nulla si sa, buttato lì senza alcuna spiegazione ragionevole.
Sciocchezza senza alcuna dignità e priva della minima tensione: da evitare.