caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

MAPS TO THE STARS regia di David Cronenberg

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Lore.84     7½ / 10  27/05/2014 12:32:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un Cronenberg "diverso", più raffinato e meno grezzo, ci mostra i meccanismi autodistruttivi e fuori controllo delle celebrità hollywoodiane, che cercano di raggiungere ossessivamente il successo. Una Hollywood vista da dentro, perversa e senza punti di riferimento, che ricorda molto da vicino quella di Mulholland Drive di David Lynch. Negli ultimi anni Cronenberg sta cambiando, è passato dalla mutazione del corpo, alla mutazione della mente, uno sguardo il suo sempre più psicoanalitico. Adesso come non mai, quindi, i paragoni e gli accostamenti con il cinema lynchiano si fanno più vivi che mai, ma purtroppo Cronenberg non è David Lynch e questo in "Maps to the Stars" si vede. Tutti i personaggi del film sono tormentati da traumi del passato, che improvvisamente riaffiorano nella mente generando una realtà distorta. Cronenberg, quindi, incide molto sugli aspetti psicologici ma tutti questi orrori, rimorsi e inquietudini che vivono i personaggi sembrano non raggiungere mai il culmine, manca proprio quel tocco "nero" lynchiano. Dopo tutto Cronenberg confeziona un gran bel film, che tratta questo spietato meccanismo in modo crudo e diretto.