caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

X-MEN - GIORNI DI UN FUTURO PASSATO regia di Bryan Singer

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  21/10/2014 10:28:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravo Bryan Singer a riprendere in mano le redini della saga e a rinfocolare l'interesse dello spettatore verso i cari vecchi mutanti.
Ciò avviene attraverso un equilibrato crossover che riunisce nella stessa pellicola i protagonisti della trilogia iniziale e quelli della versione "young"; questo grazie ad un paradosso temporale che il sempre più carismatico Wolverine dovrà sfruttare per evitare il futuro apocalittico da cui proviene.
Un po' come accadeva in "Terminator", ma in questo caso per evitare il distopico macello urge fermare Bolivar Trask, mad doctor a sua volta passabile di una lettura sull'emarginazione (interpretato dal nano Peter Dinklage, uno che apprezzeremmo incrociare più spesso sullo schermo, vedere "Station Agent" o "Funeral party" per credere) e una Raven/Mystica da sempre tra i personaggi più seducenti ed ambigui ma di rado sfruttata a dovere.
Si cerca di dare spazio un po' a tutti i personaggi, addirittura alcuni riemergono quando li si pensava definitivamente "pensionati". Le new entry hanno invece misera voce in capitolo ma si fanno valere negli scontri con le Sentinelle, sorta di abomini tra il robotico e il genetico ideati per spazzare dalla faccia della terra ogni mutante.
Ovviamente non possono mancare le riflessioni riguardo la condizione del diverso ed i riferimenti storici -nello specifico di parla dell'omicidio JFK e della guerra in Viet Nam- seppur meno preponderanti rispetto al passato. Synger infatti favorisce gli aspetti action sostenuto da una sceneggiatura praticamente inattaccabile.
Non occorre attendere il gran finale per godersi qualche sequenza meritevole di applausi, la migliore è senza dubbio quella con protagonista lo scanzonato Quicksilver impegnato a far evadere Magneto da una cella situata nel Pentagono.
Dopo sette film la storia ha assunto proporzioni sempre più imponenti con le centinaia di articolazioni proposte; Singer sbroglia bene i fili dell'aggrovigliata matassa e si lancia, come da tradizione dopo i titoli di coda, verso la nuova catastrofica avventura intitolata "X-Men: Apocalypse".