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MALEFICENT regia di Robert Stromberg

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Niko.g     3 / 10  11/09/2014 12:20:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Nell'epoca in cui dei cialtroni conclamati introducono nel nostro linguaggio il termine "femminicidio" (come se l'omicidio riguardasse la soppressione dei maschi) e si pubblicano libri per bambini dove il significato di "bene" e "male" viene fatto dipendere dal soggetto che lo interpreta, l'uscita di "Maleficent" calza a pennello.
La questione è seria, proprio come nel caso del libro di Oscar Brenifier e di tutta la letteratura ambigua indirizzata ai bambini. Passi pure l'idiozia che vorrebbe la donna vittima dell'uomo al punto da declinare l'omicidio al femminile, ma quando si tocca il mondo delle fiabe, quando si deturpa un classico amatissimo come "La bella addormentata nel bosco", allora bisogna stare molto attenti e reagire senza peli sulla lingua. Perché con i bambini non si scherza e non si devono infrangere le loro certezze.
Ovviamente, è sempre stata consuetudine della Disney intervenire sulle fiabe originali con leggere modifiche, ma sempre lasciando intatta l'ancestrale dicotomia tra bontà e malvagità.
La fiaba ha le sue leggi e capovolgerle è un'operazione sbagliata e anche un po' da sfigàti. Questo non è un fantasy per adulti, ma una fiaba… e non una fiaba qualsiasi.
Pe quale motivo, allora, non si è sviluppato qualcosa di completamente nuovo, invece di saccheggiare un capolavoro? Una domandina semplice semplice da rivolgere agli amanti di questa monnezza.
Il motivo è che la Disney sta lentamente degenerando e con i vecchi Studios ha sempre meno da spartire. Aggiungiamo le stupide pretese dei movimenti gay e femministi, ormai infiltrati a pieno regime in ambito cinematografico (e non solo) e il gioco è fatto.
Quando, per esempio, si arriva a giudicare Biancaneve sulla base dei piatti che lava e delle volte che spiccia casa rispetto al principe azzurro (come se la chiave di lettura fosse la sottomissione di Biancaneve e non le virtù che esercita), è chiaro che ci troviamo di fronte un mostro ideologico, generato dalla mente di questi sfigàti impostori, ignoranti come capre.
Circa dieci anni fa, la critica Maria Tatar, rimproverava ai fratelli Grimm di aver taciuto il conflitto materno dell'orfana Biancaneve, introducendo la figura della matrigna in nome della "preservazione borghese della santità della famiglia". Cioè, ci rendiamo conto delle bestialità che vengono dette sulle fiabe da questa gente? Ovvio che prima o poi escono fuori obbrobri come "Maleficent", che vanno ad intaccare le fondamenta sulle quali Walt Disney ha tessuto i suoi capolavori.
Uno dei princìpi fondamentali della fiaba è che i protagonisti non possono essere ambivalenti, cioè buoni e cattivi allo stesso tempo come la maggior parte di noi è nella realtà, perché questo crea confusione e perché è proprio attraverso i protagonisti che i bambini individuano il buono e il cattivo, la purezza e la falsità, la differenza tra ruolo maschile e femminile, l'ideale di obbedienza e di coraggio, ecc. La chiarezza è il paradigma della fiaba. Il lupo non è così feroce nella realtà, ma lo è nella fiaba per agevolare il processo di repulsione. Un lupo allo stesso tempo buono e cattivo, sarebbe immorale e non potrebbe essere respinto. Non a caso, per dirla con Bettelheim "solo un bambino malato di mente s'identifica nel lupo", grazie alla sua netta caratterizzazione. Ovviamente, quando poi crescerà, capirà la differenza tra il lupo della fiaba (la cattiveria) e il lupo del parco nazionale, ma la polarità dei caratteri è necessaria per fissare la differenza tra il bene e il male e questo processo non potrebbe mai avvenire se i personaggi si ispirassero alla realtà o presentassero ambivalenze o peggio ancora ambiguità, come avviene in Maleficent.
La sceneggiatura di questo disfacimento disneyano, oltre ad essere terribilmente approssimativa:
- annulla il legame sentimentale madre/figlia (dov'è la madre di Aurora?);
- annulla l'amore uomo/donna per sostituirlo con un surrogato definito "vero amore";
- ridicolizza i ruoli maschili (Fosco è un giocattolo nelle mani della cattiva buona, il principe azzurro porta i pannoloni e re Stefano più che un cattivo consapevole, sembra un maniaco affetto da schizofrenia);
- perde tutta l'eleganza e la vis comica dell'originale, che ci ha regalato uno dei finali più giocosi di sempre (ricordate il cambio dei colori all'abito di Aurora?).
Quanto all'aspetto estetico, lì dove la spettacolarità del film sembra gratificare la vista, c'è sempre il contrappeso di una narrazione lenta e trascurata.
Angelina Jolie potrà pure continuare ad adottare bambini ogni volta che fa colazione, ma sarebbe meglio che percepisse i suoi cachet milionari a fini educativi e si preoccupasse di eliminare tutti quei banner online che istigano le adolescenti all'anoressia sfruttando la sua immagine.
Poi, qualcuno dovrebbe spiegare che senso ha il nome "Malefica", vista la sua inclinazione amorevole. Imbecilli.
Niko.g  22/04/2015 16:57:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
* pannoloni: leggasi pannolini
JohnRambo  13/07/2015 16:26:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ahahah va bene anche pannoloni in verità! :D
Il punto è che un cattivo, in un film che vuol strizzare l'occhio anche agli adulti, e che conoscono bene la storia, deve comunque avere un suo senso profondo.
Il cambio di parere, l'eterna incertezza in cui nuota la protagonista ne fanno anch'essa una sorta di banderuola senza identità. Ed è questo che non è tollerabile.
Niko.g  14/07/2015 10:44:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esatto. Hai citato la parola chiave: identità. Parola odiata dai sostenitori della criminale cultura gender.
Il film segue le indicazioni di questa "cultura", piegando le interpretazioni di favole secolari ai concetti di mutevolezza dell'identificazione di sé. Dunque i cattivi sono anche buoni e diventano vittime, i ruoli maschili e femminili vengono destrutturati, il "vero amore" rielaborato, ecc. ecc.
JohnRambo  17/08/2015 13:23:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Operazioni deprecabili, stupide e risibili, perché immagino che anche un omosessuale raggiunga la propria identità dopo lavoro introspettivo e sofferenza.
Togliere senso di responsabilità a questo percorso sostituendolo con una superficiale: "non ti preoccupare, puoi fare lo sgambetto a chi ti sta sulle scatole rompendogli una gamba e poi domani chiedergli scusa - che ti perdoni è ininfluente -, puoi essere buono e cattivo come e quando vuoi. Dipende dal tuo umore. Puoi andare a uomini oggi e a donne domani, o con tutteddue vai dove ti porta l'istinto senza preoccuparti di nulla." Si può fare, ma sublimando i gesti nella poesia e nell'immaginazione, come fa Branduardi nella appunto celebre "Si può fare", non nella realtà, se non se ne hanno chiare le conseguenze.
Comunque a parte l'ideologia buonista della quale il film è permeato, è una pellicola modesta ed è questo ciò che conta.
Niko.g  21/08/2015 11:48:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Le fiabe classiche sono sempre buoniste, se per buonismo si intende il lieto fine ed è un bene che lo siano perché sono rivolte ad un pubblico di bambini e dunque devono avere un contenuto pedagogico, come spiegavo nel commento. Nel caso di "Maleficent" il buonismo è soltanto una maschera che cela una ben più predominante ideologia gender che vuole confondere le idee sull'amore e la sessualità. Non è un caso che sia stata presa di mira la fiaba classica della bella addormentata e ne sia stata fatta una revisione. Non è affatto un caso, è una cosa voluta con precisa premeditazione e strategia.
Nell'asilo "Egalia" di Stoccolma, i bambini possono essere chi vogliono essere, le bambole sono asessuate, il rosa e l'azzurro sono vietati, Biancaneve e Cenerentola sono vietate, i pronomi "lui" e "lei" sono stati aboliti dal corpo docente e sostituiti con un termine neutro appositamente creato. In California è stata approvata una legge che permetterà agli alunni delle scuole pubbliche di usare indifferentemente il bagno delle femmine o quello dei maschi a loro discrezione. Questa ideologia criminale è ovviamente alimentata a dovere anche dal settore cinematografico. Non so se hai presente l'impegno della Jolie in questa direzione e se conosci il caso di sua figlia.
JohnRambo  26/08/2015 20:53:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, non so nulla della Jolie né delle cose assurde che mi scrivi sull'asilo a Stoccolma o in California. Ho sentito parlare di "ideologia gender"; dall'altra parte molti eminenti omosessuali negano l'esistenza di questa "ideologia".
Piuttosto, potresti spiegarmi le ragioni della scelta della fiaba della "Bella addormentata"? Perché si presterebbe più di Biancaneve o Cenerentola?
Niko.g  28/08/2015 11:13:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sulla Jolie ti posto alcuni articoli che rendono idea del personaggio:

http://www.iltimone.org/32552,News.html

http://www.liberoquotidiano.it/news/spettacoli/11735209/La-figlia-di-Brad-Pitt-e.html

Per quanto riguarda la Bella addormentata, non è che si presta più di Biancaneve o Cenerentola. Il fatto è che è stato comunque preso un personaggio di un classico Disney per storpiarne i valori portanti, come se fosse una "dichiarazione di guerra" ai valori delle fiabe di Walt Disney. Poi uno va a vedere chi c'è dietro queste operazioni e allora capisce tutto.
ferzbox  11/09/2014 13:26:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro Niko,non ho visto il film,ma sono consapevole di quello che hai cercato di spiegare; non solo,ma ti dirò che è stato proprio questo a farmi snobbare totalmente questa produzione ridicola.....
Hai perfettamente ragione e mi trovi d'accordo con te al 100%.....non potevi fare una critica più costruttiva di questa....bravo!! ;-)

La Disney è morta da un bel pezzo ormai; è diventata una casa di produzione dedita a produzioni di merchandising e basta....non c'è stato il passaggio di testimone a livello ideologico.
Probabilmente la casa di Walt è attualmente gestita da una manica di idioti che nonm hanno saputo ereditare a dovere il patrimonio lasciatogli....o ancora peggio non l'hanno voluto fare fregandosene...che fenomeni....
biosman2010  16/11/2014 18:28:38Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"La Disney è morta da un bel pezzo..."

in generale ... direi che..
l'essenza dell'essere umano più pura e innocente è morta da un bel pezzo... in questo caso la Disney dimostra la sua espressione...

Niko.g  16/11/2014 19:24:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non per mancare di rispetto a cotanta dimensione filosofica, ma quella frase fra virgolette non è mia...
Niko.g  17/11/2014 11:20:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
oops, mi accorgo ora che stavi rispondendo a ferzbox, chiedo scusa... è che in questo periodo sono innamorato...
Niko.g  11/09/2014 16:33:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai fatto bene a snobbare questa pagliacciata, non ti sei perso niente
Kaneda23  11/09/2014 12:54:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grandee! Bel commento, la penso come te!
TheLory  11/09/2014 14:24:17Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avete visto che commento super? Amico mio è il signor Niko.G :)
Niko.g  11/09/2014 16:30:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Lory Lory... :)
elio91  11/09/2014 18:08:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Vi prego, qualcuno lo fermi.
alex94  11/09/2014 13:36:42Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono perfettamente d'accordo con te,complimenti per il commento.....
Niko.g  11/09/2014 16:30:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grazie!