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MAD MEN - STAGIONE 6 regia di Phil Abraham, Matthew Weiner, Michael Uppendahl, John Slattery, Jennifer Getzinger, altri

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elio91     9½ / 10  28/03/2014 18:44:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A tratti questa sesta e penultima stagione mi è sembrata girare su sé stessa, e in un serial che da spesso quest'idea fallace non è poco.
Nel primo episodio, "The doorway", c'erano state scelte registiche cosi urlate nella loro finta raffinatezza, cosi poco oneste da farmi storcere il naso, e non poco.
Cosi, andando avanti, probabilmente dovremmo considerare questa come la stagione di transizione di Mad Men verso il finale che si preannuncia gigantesco in termini qualitativi.
Ma ammetto che pur non essendo senza sbavature come le precedenti, la sesta stagione continua a rompere la patina di tranquillità e benessere che i suoi personaggi si son costruiti.
Sally Draper è una delle salvatrici di questa stagione, e anche il redivivo Roger. Peggy "fa l'amore" con il nemico ma ne riceve solo un'altra delusione. Don Draper ricasca nuovamente nei vecchi vizi di sempre e cade in basso come mai era caduto prima.
Ci sono episodi geniali in ogni caso: in "The crash" sembra di rivedere quell'altra gemma che è "The test dream" dai Sopranos, e Weiner ha scritto entrambi. Inutile dire che questi episodi che sfondano qualunque consuetudine si fosse precedentemente creata nel serial entrando in una cattedrale di visioni e simboli lisergici e onirici li adoro (adoro anche "That's my dog" in Six Feet Under, anche quello episodio di rottura schematica).
E il finale di stagione, "In care of", è commovente e positivo come poche altre cose viste di recente in tv.
Molti si sono accorti che Mad Men ricalca, specie sul personaggio Don Draper, gli stessi meccanismi narrativi dei Soprano. Weiner è della scuola di Chase e quindi sa sfruttarne benissimo i vantaggi.
Aspettiamo la stagione finale di questo incredibile capolavoro di stile che è Mad Men, serie per tanti ma non per tutti.
Neurotico  06/11/2014 09:45:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ottimo commento. Sono d'accordo sull'impressione che Mad Men giri su sè stesso, caratteristica che può annoiare, ma che alla fine non avviene perchè ti ritrovi ad interessarti di tutti i personaggi (belli, brutti, simpatici ed antipatici) cui è conferito uno spessore psicologico non indifferente. The Doorway forse è il mio episodio preferito, ma anche The crash, come dici giustamente, è un capolavoro. E l'ultimo colpisce a fondo con quella confessione di Draper, gli sguardi che si innescano, la mano tremolante. Fiato sospeso. Ho in mente di rivedere l'intera serie.
elio91  06/11/2014 15:26:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Io la rivedrò di sicuro dopo gli ultimi episodi del prossimo anno.
La prima parte della settima stagione è stata ancora una volta la conferma che Mad Men è un capolavoro assoluto. Il finale a mio parere sarà fantastico.
The crash fantastico, non spenderò mai troppe buone parole per episodi di questo genere (che si è capito, adoro senza riserve).
Molto commovente il finale, in cui il momento della verità e della rinascita dell'uomo Don corrisponde al punto più basso come Mad Men, per cui perde stima e fiducia nell'ambiente lavorativo.
Spietatissimo ma giusto.