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QUEL MOTEL VICINO ALLA PALUDE regia di Tobe Hooper

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     8 / 10  02/08/2011 13:12:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Crudele e disperato,un film che con i suoi evidenti limiti di sceneggiatura e un coccodrillone di plastica e cartongesso riesce ad inquietare ugualmente alla grande.Incredibile come Hooper riesca a creare un'atmosfera realmente viziosa,non solo per la presenza dello schizzato Judd,reduce di guerra incline al soliloquio e soprattutto all'utilizzo di una lunga falce,ma per il depravato contesto generale.Un ambiente notturno e claustrofobico,popolato da individui alienati e fuori di testa reso quasi irreale da feroci scelte cromatiche contrastanti con il buio della notte, mentre una nebbia implacabile avvolge tutto collocando quest'incubo palustre in una folle dimensione parallela.
Musichette da circo degli orrori e pezzi country rendono ancora più sinistro il tutto,Hooper è maestro nell'accrescere la tensione con invidiabili stratagemmi.La donna legata al letto di cui si mostrano sovente i tentativi per liberarsi e lo stridente piagnisteo della bimba prigioniera sotto il fatiscente motel non lasciano tregua,spazzando via ogni tempo morto.
Lezione di cinema da parte di Hooper che con un esiguo numero di location e una storia tutto sommato non certo sbalorditiva riesce a mettere in piedi uno spettacolo brutale al quale corrispondono con intensità un giovanissimo Robert Englund e soprattutto il dissennato protagonista,un Neville Brand da applausi,sorta di evoluzione del Leatherface di "Non aprite quella porta",altro irrinunciabile caposaldo del regista.
Curiosità:la proprietaria del bordello è Carolyn Jones,irriconoscibile soprattutto per chi la ricorda nei gotici e sensuali panni di Morticia della Famiglia Addams.