caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

QUEL MOTEL VICINO ALLA PALUDE regia di Tobe Hooper

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento Alan Wake     7½ / 10  23/08/2013 17:55:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo "Non aprite quella porta", Hooper decide di non voltare pagina quasi per nulla, sfornando "Quel motel vicino alla palude", un film che segue lo stile del regista, in cui lo psicopatico personaggio ricopre, stavolta, il ruolo del protagonista.

La trama, ramificata in un soggetto semplice, narra di un decadente ed isolato motel e del suo proprietario, Judd, un pazzo reduce di guerra, che uccide gettando i corpi delle sue sventurate vittime nelle fauci di un coccodrillo.

Il film rielabora lo spirito di "Non aprite quella porta", fondato su una follia poco delineata e aspra, ma si basa anche su una struttura diversa, in cui a predominare è un'atmosfera onirica (e non desolante come era quella del già citato capolavoro di Hooper).
A spiccare fra gli elementi predominanti è, dunque, una fotografia surreale e densa, intrisa di una nebbia fitta e colorata.
Il fattore sangue è presente in una quantità moderata, ed è, insieme alla nebbia, l'effetto speciale low budget di maggior effetto del film (andava conservato e velato di più il coccodrillo di plastica).
Il montaggio non raggiunge la sufficienza e la sceneggiatura ha dei limiti non poco rilevanti, ma Hooper riesce ad amministrare tutto senza troppi svarioni, mostrando tuttavia diverse superficialità.
Ancora una volta il mistero intorno al quale gira la pellicola non conserva nulla di paranormale, e si sofferma su una oscura e violenta versione dell'uomo.
Altro spunto interessante del film è il rapporto tra il folle Judd e il suo rettile, dove la loro natura assassina senza freni è derivante unicamente da un istinto primordiale, senza colpe, senza pregiudizi e senza rimedio.

Lo stile di Hooper è forte tanto da plasmare da solo questo film, rendendolo non di certo imprescindibile, ma comunque degno di visione e di meriti.