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IL TUNNEL DELL'ORRORE regia di Tobe Hooper

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albert74     6½ / 10  09/06/2016 02:32:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah...
Gli horror di 35 anni fa vanno considerati per quello che sono. Ne ho visti diversi e quasi nessuno mi ha fatto paura. Per certi versi sono elementari, innoqui, inoffensivi. Raramente ho avuto modo di poter assistere a qualcosa di veramente pauroso o quanto meno disturbante (ad eccezione di nightmare e pochi altri).
Purtroppo questo horror, ampiamente sopravvalutato, pur avendo qualche pregio ha il grosso difetto di non spaventare affatto e in tal modo di rientrare nel filone di molti film di quel periodo.
I lati positivi del film sono la grande cura per la scenografia, per i pupazzi, per il mostro stesso (l'uomo deforme). I colori, l'atmosfera giocosa del luna park, l'estrema linearità della trama e la fluidità dell'insieme. E' un film che - tutto sommato - si può vedere senza addormentarsi a patto però di mettersi in testa che questo genere di film è più citazionista che horror.
E qui di citazioni ce ne sono parecchie, addirittura da albori del cinema di genere (da boris karloff a Bela lugosi, fino a film più recenti e dello stesso periodo del film come halloween, uscito due anni prima, che neanche mi ha entusiasmato molto!).
Da questo punto di vista ci può anche stare. Attingere ai film del passato per tentare di eguagliarli o almeno di confezionare qualcosa di buono.
Purtroppo l'intento non riesce quasi per niente perché il film è veramente inoffensivo. Si respira, questo è vero, qualcosa di burlesco, di malato, tra esseri deformi e l'assassino mostruoso, gente fasulla, vecchie megere e personaggi strambi, però non basta.
la recitazione è nella norma e cioè incolore (forse per compensare le coloratissime scenografie!); per un'ora circa non accade nulla. La preparazione agli omicidi non crea neanche quel poco di tensione che avrebbe potuto dare una svolta al film.
Gli omicidi stessi sono meno cruenti di quanto mi potessi aspettare da un horror. Molto meno cruenti rispetto alla media dei film degli anni '80.
si tratta quindi di un B-movie, magari in grado di spaventare i bambini ma nulla più.
Si nota, in ogni caso, la mano di un buon regista.
Il film oscilla tra i sentimenti di pietà, di grottesco, di disgusto. Probabilmente il film ha un suo perché ma non è ben identificabile. I mostri sono la metafora della nostra società. Tema questo che andava maggiormente analizzato.
Non facendolo il regista si è infilato nel tunnel dell'inevitabile film di serie B.
Il tutto difetta pure di sangue e il mostro finale, a tratti, sembra un uomo mascherato per halloween...appunto!
occasione sprecata.