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ABOUT A BOY regia di Chris Weitz, Paul Weitz

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adrmb     7 / 10  04/01/2012 13:22:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una commediola carina, e ci si potrebbe fermare pure qui.
La pellicola non rappresenta qualcosa di eccezionale, né arriva a essere un capolavoro, ma oltre ad essere gradevole, tocca temi importanti nella società odierna.
La storia ruota attorno a due persone: un ragazzo e un adulto. Due persone apparentemente diverse, l'uno ricco (si fa per dire) l'altro povero, in realtà ugualmente vittime. E qui paradossalmente i genitori assumono una sfumatura negativa, sia per Will che per Marcus: il primo, grazie al successo della canzoncina di Natale del padre non deve obbligatoriamente lavorare e può far quel che vuole; il secondo al contrario vittima delle abitudini della madre, è emarginato. Se positiva ed emozionante sembra la vita del primo, in realtà è ancor più terrificante, perchè in mezzo al mare di soldi, lusso e donne c'è il vuoto e la solitudine, tanti buchi da riempire con entusiasmante esperienze dai vuoti contenuti.
Non a caso la vita dei due individui cambia dopo il loro incontro: comprando le scarpe, Will regala a Marcus l'opportunità di un'entrata nella società. Apparenza forse dipinge negativo tal fatto; l'intento non è quello di demolire tutta l'originalità caratteriale del fanciullo?, ma in realtà nessuna violenza è compiuta, dal momento che la madre, o inconsapevole antagonista, gliel'ha imposto. Marcus offre a Will l'opportunità di sentirsi felice rendendo felici gli altri, di divertirsi, di star bene, di essere Will, e non il figlio del compositore.
E alla fine Marcus è condannato; canta la canzone, rimane succube della madre, o almeno così si crede, finchè questa le propone del McDonald's. Ha forse compreso?, lui rimane ancorato alle tradizioni, lei cerca il cambiamento.
Un film incompleto quello che dunque si presenta: appare non poco superficiale la rapida redenzione della madre durante il tragitto in macchina e l'accettazione della madre come persona e non oggetto, dal figlio.
Una pellicola incompleta; un canto melodioso e stonato. L'intrattenimento il primo punto, la superficialità è abbondante; ma l'importanza dei temi trattati rende quest'opera una semplice commedia, ma delicata.

6/7 (il 7 per eccesso)
adrmb  04/01/2012 13:39:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"l'accettazione della madre come persona e non oggetto, dal figlio"
Intendo ovviamente Rachel e figlio.