AMERICAN HORROR STORY - STAGIONE 2 regia di Bradley Buecker, Michael Uppendahl, Alfonso Gomez-Rejon, David Semel, Michael Rymer, Michael Lehmann, Jeremy Podeswa, altri

hghgg  06/02/2014 22:22:52 » Rispondi
Ah e voglio anche ribadire (così, scusa se rubo spazio) che la pur eccellente interpretazione della Rabe in questa stagione sparisce in confronto a quella straordinaria che aveva appena fatto, una manciata di mesi prima (Giugno 2012), come protagonista di "As You Like It" di Shakespeare, sempre per "Shakespeare in the Park" (evento che l'aveva consacrata due anni prima). Parlo, of course, di teatro perché ripeto il Teatro è il terreno prediletto della Rabe e Shakespeare la sua specializzazione, sul palcoscenico è su un altro livello, tutta un'altra cosa (probabilmente concordo con chi l'ha definita "una delle migliori attrici teatrali della sua generazione" che non è un giudizio affrettato anzi l'ha dimostrato più volte), soprattutto nelle commedie (se le commedie son di William poi, che-lo-dico-a-fare).
Poi oh qui è stata bravissima (dai questa serie è lei oppure lei e i suoi duetti con la Lange + Psycho Quinto e qualcosina qua e là, riguardo gli attori) però nella prima e terza serie si vede che è un bel (po') limitata rispetto al palcoscenico (poi vabè, i motivi sono vari...) mentre al cinema è proprio non-cacata ma questa dev'essere una maledizione di famiglia :(
Sul Palco, altra roba, assai migliore, davvero attrice eccezionale.
Un discorso che vale anche per la Paulson anche se una spanna più sotto. Tra l'altro il binomio Paulson-Rabe era già ampiamente consolidato da ben due spettacoli teatrali fatti insieme come co-protagoniste, "Crimes of the Heart" nel 2008 e uno, credo "Colder Than Here" addirittura nel 2005, molto prima della televisione e AHS, altro livello.
Insomma la Paulson è anche brava però che menga di personaggio è "Lana Banana" personaggio mascotte di tutte e tre le serie (ecco che arrivano le lacune di Murphy e degli sceneggiatori soprattutto nello scrivere molti personaggi).
Solo la Lange dall'alto della sua maturità artistica (e non solo) è riuscita ad ottenere buonissimi risultati in entrambi i campi, cinema (e televisione) e teatro. Un'attrice con due palle (metaforiche) cubiche.
Ecco scusa il papiro ma visto il discorso e visto che nel commento che farò dovrò dire un mucchio di altre cose ne ho approfittato per un plauso a queste tre (e pure a Quinto dai che però conosco solo per AHS), soprattutto alla Rabe perché: 1) è stata la migliore di "Asylum" (con la Lange, se non di più) 2) è un'attrice teatrale bravissima a tratti anche mostruosamente brava. 3) mi piace tanto Shakespeare e lei l'ha interpretato due volte e due volte, appunto, divinamente, facciamo tranquillamente le due interpretazioni più grandi di tutta la sua carriera, viva il Teatro con la T maiuscola.
4) Perché con Lily Rabe possiamo usare (dobbiamo) come si deve il termine "figlio D'ARTE", per una volta non a sproposito. Una che ha preso il talento della madre, ma proprio tutto, tutto e di più. Sono quasi commosso.