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THE BANSHEE CHAPTER - I FILES SEGRETI DELLA CIA regia di Blair Erickson

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BlueBlaster     6½ / 10  19/02/2014 15:43:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma guarda tu...pochi giorni fa ho visto "From beyond" di Steward Gordon e senza saperlo salta fuori che pure questo film, alla fine, è una rivisitazione del racconto di Lovecraft solo che questa volta non è uno strano macchinario ad indurre la visione-contatto con creature di un altro mondo ma bensì una droga psichedelica alquanto trascendentale.
Mi sono andato ad informare ed in effetti questa Dimetiltriptamina esiste ed ha effetti documentati e sperimentati davvero sbalorditivi con comuni visioni di entità sconosciute accompagnate da fischi ad alta frequenza...e guarda caso questa sostanza viene prodotta dalla ghiandola "pineale umana"!
Mettiamola così...anche se il film fosse una porcata questi argomenti sono così intriganti/inquietanti da indurre un interesse incondizionato nello spettatore dalla mente aperta.

La trama scritta su Filmscoop è errata perché in realtà è questa:
Un ragazzo assume una droga introvabile e sconosciuta, la DMT per l'appunto, con cui il Governo U.S.A. effettuava esperimenti negli anni 60...la reazione è filmata da un suo amico ma dopo non molto tempo cominciano a sentirsi delle strane trasmissioni radio nell'abitazione.
Il ragazzo che ha assunto la sostanza scompare, il suo amico viene accusato ma dopo non molto tempo scompare anch'esso...una giornalista (che è anche legata sentimentalmente a quello che ha provato la droga) raccoglie documentazioni top secret degli esperimenti condotti dalla CIA e prova a risolvere il caso grazie all'aiuto di uno scrittore, alquanto hippie, che conosce questa droga.

La regia abbina scene girate in stile mockuhorror, con tanto di filmati d'archivio in B/N, a riprese canoniche ma che comunque hanno uno stile abbastanza "amatoriale"...questo mix è interessante ma a mio avviso i filmati sono buttati senza una vera logica, ma bisogna dire che sono piuttosto inquietanti e ben realizzati anche se hanno "spaventi telefonati".
Il cast non è male e abbiamo pure il bravo Ted Levine (il Buffalo Bill de "Il silenzio degli innocenti") che fa davvero la differenza e sorregge una protagonista piuttosto stereotipata.
Colonna sonora adeguata con un sonoro ricco e di atmosfera che avvolge al punto giusto ed amplifica i momenti topici.

Non è un filmone imperdibile ma qualche situazione angosciante e momenti paurosi riesce a regalarli, anche se quasi tutto ordinario...
La scena in cantina in cui lei guarda le registrazioni della camera di sicurezza mi ha messo ansia (ma io sono sensibile a questo stratagemma), pure il finale nel laboratorio regala buoni momenti.
Secondo me merita un'occhiata perché superiore alle produzioni medie.