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THE BANSHEE CHAPTER - I FILES SEGRETI DELLA CIA regia di Blair Erickson

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  30/04/2015 13:36:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sa un po' di occasione sprecata "The Banshee Chapter". Pesa l'inesperienza di un regista che vorrebbe spaccare il mondo ma finisce con l'ingarbugliarsi con le sue mani. Erickson maneggia bene atmosfere e silenzi, momenti d'attesa e indispensabili salti sulla poltrona - tra l'altro offerti con parsimonia ed oculatezza- eppure di fondo mostra confusione, originata da una sceneggiatura articolata su più livelli ma non sempre sviluppata a dovere.
Dispiace, visto che il tema di base è di quelli intriganti: Lovecraft incontra esperimenti governativi riguardanti una droga in grado, tramite la stimolazione della ghiandola pineale, di aprire porte su nuove dimensioni in cui vivono entità non certo benevole.
Tra l'altro la sostanza in questione chiamata in gergo tecnico dimetiltriptamina esiste realmente. Come sono reali i test risalenti agli anni '60 effettuati su cittadini ignari, tanto che Bill Clinton in apertura del film porge le sue scuse parlando del famigerato progetto MKUltra.
Lo spunto è quindi di quelli eccellenti e se vi è venuto in mente il racconto breve "Dall'ignoto" del solitario di Providence, già portato al cinema da Stuart Gordon nel pregevole "From Beyond", avete fatto centro.
La voglia di strafare è facilmente desumibile anche dal guazzabuglio formale in cui mockumentary e regia tradizionale si fondono, mezzi per narrare con stili diversi l'indagine di una ragazza decisa a vederci chiaro riguardo la misteriosa scomparsa del suo migliore amico.
Ruba la scena, oltre la bellezza della protagonista (la svedese Katia Winter.),Tedd Levine, dai più ricordato per l'interpretazione di Buffalo Bill ne "Il silenzio degli innocenti" e qui impegnato nei panni di uno scrittore strafatto e sopra le righe chiaramente ispirato al mitico Hunter S. Thompson. Il finale piuttosto debole compromette ancora di più il lavoro di Erickson. La pellicola è passabile, ma con uno script all'altezza (meno ghirigori complottistici e qualche spavento in più) sarebbe stato ancor più interessante.