TROPPO BELLI regia di Ugo Fabrizio Giordani

Project Pat     1 / 10  12/09/2008 17:58:13 » Rispondi
"Troppo belli"...ah!!!!! Chi non conosce "Troppo belli"????? E' il film flop per eccellenza su questo sito (e non solo), nonchè uno dei più merdo*i della storia del cinema, italiano e non. Che faccia completamente pena oramai si è capito, ma perchè????? Penso che nessuno in fondo ne abbia mai spiegato i motivi con chiarezza nei commenti sottostanti, e perciò, se non vi dispiace, vorrei dirlo io. Dopo un'ora e mezza passata davanti al PC ad autotorturarmi (lo ammetto), lasciatemi almeno la possibilità di sfogarmi e di dire cosa ne penso.

1) Il film, se si può chiamare film, è una serie di innumerevoli calci negli zebedei a partire dall'inizio fino alla fine. E' lentissimo, di uno scorrere veramente soporifero e/o stomachevole, ma che comunque mi ha dato la possibilità di migliorare le mie prestazioni fisiche: sissignori, perchè per tutta la durata ho lottato alla grande con me stesso per non addormentarmi e non sbattere fragorosamente la capoccia sulla scrivania. Effetto sonnifero allo stato puro, ******* santa;

2) Ma che sono doppiati da loro stessi questi due?? Me lo auguro, perchè I due "eroi" (si spera ancora per poco) dela pellicola recitano in maniera letteralmente A-B-O-M-I-N-E-V-O-L-E. E non certo perchè portano i cognomi di Vitaliano e Interrante o siamo noi prevenuti, sia chiaro: contrariamente a coloro che dicono "Ma smettiamola di dire che questo film fa schifo solo perchè ci sono Costantino e Daniele", io rispondo: è assurdo pensare che gente così possa permettersi di finire sul grande schermo a recitare anche e solo un film schifoso come questo. Colpa loro?? Più colpa di quelli che ce li schiaffano dentro. Con questo secondo punto mi fermo qui che è meglio;

3) La morale, ragazzi........abbiamo davvero bisogno di scervellarsi per trovare in questo film una morale e per cercare di farcelo piacere in qualche modo???? Se a volte il politically correct funziona, qua non fa altro che aggravare la situazione: i due protagonisti che litigano e che dopo ridiventano cari e fraterni amici, oibbò (tra l'altro, sembra quasi che si divertano a insultarsi a vicenda), e il grandissimo e fichissimo "Costa" che alla fine capisce cos'è l'amore vero e non si va certo a mettere con un **** bionda, con gli occhi verdi e alta 2 metri, nooo, ma con quella che all'inizio del film era la classica "racchietta" di turno e che arriva poi a capire che, se non ci si veste da zoccol*, sono davvero poche le possibilità di trovare un uomo bello e fico e soprattutto INTELLIGENTE come Costantino (intelligente a tal a tal punto da farsi raggirare dalla stessa racchietta, che poi ha una crisi di coscienza)...ma che ahimè, purtroppo, ha un cervello grande come una nocciolina (particolare assolutamente irrilevante, certo);

4) Arrivati a questo punto, emerge il vero interrogativo di fondo: ma perchè ce li hanno messi dentro sti due???? Ma perchè hanno fatto "Uomini e donne" e "L'isola dei famosi", è chiaro!!!!! Ma vi rendete conto?? Hanno alle spalle una carriera davvero rilevante!!! VI VA DI FARE UNA BELLA COSA?? FACCIAMO CHE LA TELEVISIONE, SPECIALMENTE QUELLA PESSIMA, NON VENGA AL CINEMA, PER FAVORE.

Detto ciò avrei finito, ma concludo con una piccola cosa: i due protagonisti intepretano nel film due morti di fame (non sto scherzando), che vogliono sfondare nel mondo del cinema e che non hanno in tasca niente se non il misero e ridicolo stipendio che prendono facendo i camerieri in un bar o gli scaricatori di porto. Ma allora, qualcuno mi vuole spiegare come fanno a essere così fricchettoni e a cambiarsi d'abito ogni 10 secondi??? Cosa sono oltre ad attori, anche maghi di punta?

P.S.: Bè, non servo certo io a dirvi che, se volete autolesionarvi, questo è proprio il film adatto a voi. In alternativa, potete anche farlo vedere a un amico per fargli un dispetto. MA se vi resta nella zucca un briciolo di sale tanto da capire come la nostra sia un'Italia di mer*a anche in queste cose, non vedetelo. Ah, il voto comunque sarebbe 10: in un'altra dimensione, forse.