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LA CASA DEI MASSACRI regia di Tobe Hooper

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Requiem     8 / 10  17/04/2005 20:07:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La trama è piuttosto classica, e il budget è molto limitato.
Ambientato in un alberghetto a Los Angeles, dove abitava Elisabeth Short, "la dalia Nera" di jems Ellroy, lontanissimo dai bei grattacieli che si vedono solo in lontananza, "toolbox murders" è uno slasher, completamente fuori tempo massimo nel 2004, ma vicinissimo per estetica e per livello di gore agli anni '80.

Hooper ancora ripropone la stessa tematica di 30 anni fa (con l'assoluto capolavoro "non aprite quella porta") , quando diceva che l'orrore nasce sempre dalla casa, situata lontano dalla civiltà (i grattacieli appaiono in lontananza) dove si rifugiano persone, rifiuti di una società corrotta, che col tempo sono diventate dei veri e propri mostri autori di ogni sorta di atrocità.

Hooper poi gioca benissimo con gli elementi del genere horror e sceglie perfettamente le tempistiche, riuscendo in pieno nel suo intento, quello di spaventare.
Inoltre i due protagonisti sono anche fatti abbastanza bene, anche se tutti gli altri personaggi sono piuttosto convenzionali, a partire dal mostro , novello letherface che invece di utilizzare la motosega , stavolta usa gli attrezzi da operaio.

Il livello di "Gore" è molto elevato, la trama è classica ma ben sviluppata, l'attrice protagonista è anche brava.
Con tutti i difetti del caso (ogni minimo paragone con "non aprite quella porta" e anche suoi film all'inizio di carriera è vano), direi che è il miglior Hooper da anni.

Guardandolo viene in mente , oltre al citato "Non aprite quella porta", " il tunnel dell'orrore", "Quel motel vicino alla palude", ma anche qualcosa di Craven e sopratutto il mitico "Maniac" di William Lustig!