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THE PROTECTOR 2 regia di Prachya Pinkaew

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mozart     4 / 10  01/10/2014 12:39:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tony Jaa esordiva ormai oltre dieci anni fa con ONG BAK, mostrando al mondo le sue straordinarie doti di artista marziale e stunt man. In Thailandia diventa una star di prima grandezza, anche in Cina stravedono e due anni dopo esce con un film adrenalinico e dai combattimenti sontuosi dal titolo The protector, poi il nulla...nel mercato occidentale non è mai riuscito a fare breccia complice anche una filmografia discutibile tra mediocre e basso livello. Gli anni a venire hanno visto solo sequel imbarazzanti e ora eccoci qui alle prese con The Protector 2.
Risultato ? Piuttosto imbarazzante sotto ogni aspetto.
Evidentemente gli anni passano anche per Tony Jaa; le coreografie e le sue movenze ormai assomigliano sempre più al peggior Jackie Chan (specie la mimica) anche se resta un artista marziale che quando ci si mette dimostra una volta ancora di essere unico al mondo. Lì dove in passato stupivano con coreografie pazzesche e combattimenti tanto spettacolari quanto violenti, ora si è purtroppo infarcito troppo di effetti speciali digitali di basso rango e coreografie che fanno di tutto per cercare di essere originali ma sono talmente forzate da risultare finte in modo palese e fastidioso, in alcuni casi ridicole (la sequenza delle moto sul tetto, si salva solo la spericolatezza degli stunt ma per il resto è una trashata pazzesca) e in altri casi ancora dei veri e propri scult. L'esempio lampante, per far capire quanto ormai Jaa non sia evidentemente più quello di una volta, è citare semplicemente il fatto che il nemico con tanto di scontro e combattimento finale è RZA...
La cosa che più sconcerta è che anche il regista sembra avere smarrito il piglio di un tempo, specie pensando agli esordi, dando la sensazione di essere ormai incapaci di girare scene all'altezza presi dalla smania di stupire o di voler strizzare l'occhio a mercati più occidentali per quanto riguarda il gestire l'azione con pessimi effetti, e anche i combattimenti salvo qualche colpo sono una noia sconfinata.

Insomma, con film come The Raid in circolazione Tony Jaa e soci dovrebbero seriamente prendersi una pausa di riflessione. E magari imparare qualcosa, su come si dovrebbe girare oggi un film d'azione e arti marziali, degno di essere visto e chiamato tale...