BlueBlaster 6½ / 10 05/11/2014 02:55:12 » Rispondi Secondo me è un film sopravvalutato ma quei tre Oscar ci possono stare perché in effetti Audrey Hepburn è stata ancora una volta ottima (ma non di meno Gregory Peck) e poi per l'appunto i costumi sono curatissimi. E' un film simpatico, un pezzo di storia ed un buon affresco di Roma anche se stereotipato. La prima parte è decisamente migliore, poi il ritmo si affloscia ed il finale è una mezza lagna. Resta comunque un film che si deve vedere prima o poi.
hghgg 05/11/2014 13:10:05 » Rispondi La cagàta che hai detto poi è doppia perché io commento ogni cosa che mi interessa, sia che concordi sia che non mi trovi d'accordo. Altrimenti smettiamo di parlare di cinema, ci facciamo tutti i pompini a vicenda e balliamo insieme la Polka.
BlueBlaster 05/11/2014 22:46:06 » Rispondi Hanno ragione a dirti di tirartela meno...che poi tutto sto tempo di leggere ogni commento chissà dove lo trovi! Beh fa come vuoi, comunque i pompini me li faccio fare e basta.
hghgg 05/11/2014 10:46:12 » Rispondi "ed un buon affresco di Roma anche se stereotipato." Il film è del 1953, stereotipato nemmeno per sogno (come credi potesse essere ritratto il centro di Roma nel '53 in una commedia ? Meglio di così no di sicuro), anzi è un bel ritratto di una Roma che non esiste più, fotografato in una commedia romantica con una principessa e un giornalista, quindi è ovvio che si veda solo un lato di Roma, quello più brillante e "artistico". Ma stereotipato assolutamente no.
"il finale è una mezza lagna." Bah, per me il finale è decisamente originale, per nulla banale nell'ambito delle commedie romantiche altro che mezza lagna.
Hepburn bravissima e spontanea ma crescerà ancora molto come attrice negli anni successivi.
Tieni conto che nemmeno per me il film è un capolavoro, ma una buona e frizzante commedia romantica questo si.
BlueBlaster 05/11/2014 12:54:03 » Rispondi Ma tu ti metti a spaccare le balle ad ogni commento che non la pensa come te?
hghgg 05/11/2014 13:08:24 » Rispondi Intelligente modo di rispondere a chi ti ha fatto delle affermazioni argomentate e per giunta soggettive ("per me"), almeno per quanto riguarda il giudizio sul finale.