caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

IDA regia di Paweł Pawlikowski

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Thorondir     7 / 10  17/08/2023 12:22:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
È un film che mi ha lasciato sensazioni contrastanti: da un lato c'è la bellezza pura delle immagini, quel loro gusto anni '50, e dall'altro la riproposizione finanche stantia di due potentissimi momenti della storia polacca: Shoah e dittatura. Sembra non potersi buttare alle spalle questi due "giganti", la filmografia polacca del secondo Novecento. E sia chiaro, la cosa è comprensibile. Però è anche abusata e un po' stancante. Tanto più perché finisce per imporsi (più che giustapporsi) alla storia narrata, facendone retroterra fondamentale (la ricerca dei propri cari, il disvelamento - in tutti i sensi - di radici e vite occultate e fatte scomparire). Del film di Pawlikowski si apprezza la rigorosità geometrica delle immagini (mi ha ricordato Bresson) meno la svolta "liberal" del pre-finale, comunque propedeutica ad un finale simbolico e che si apre a diverse interpretazioni (assaggiata la libertà ci si richiude poi nelle proprie certezze? Ci si chiude invece dopo un'apertura - europeistica? - troppo frettolosa e precipitosa)?