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LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO regia di Woody Allen

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marco86     8½ / 10  11/03/2007 12:52:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un omaggio sincero e dolcissimo al mondo del cinema e al suo senso.La storia melanconica di questa Cecilia che non riuscendo a vivere la vita che vorrebbe trova rifugio nel mondo irreale dei film;in altre parole vive le sue emozioni più vere in un posto che vero non è.
E quando realtà e finzione si mescolano,il film tocca vette sublimi sia per l’ironia dettata dai personaggi che sullo schermo non sanno come andare avanti,sia dalla dolcezza della storia d’amore impossibile (nel vero senso della parola).E c’è ovviamente spazio per l’anima riflessiva di Allen:nel mondo reale è impossibile avere fiducia nelle persone.Il marito di Cecilia una volta era diverso,ora è cambiato.L’attore che le dichiara amore sembra sincero,ma alla fine si rivela essere un volgare opportunista.Solo due persone mantengono la loro purezza:il personaggio del film,che però è finto,e Cecilia,che finta non è,ma considerando il mondo che la circonda è come se lo fosse.O perlomeno è diversa a tal punto da essere etichettata continuamente come cretina.

Una delle scene più significative di tutto il cinema alleniano è il sorriso finale di Manhattan,dettato dalla ragazza che incoraggiava l’attore-regista ad avere fiducia nelle persone.Ecco,questa fiducia Woody deve averla persa per strada,e questa splendida favola agrodolce ne è una delle prove.