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WAKE UP AND DIE regia di Miguel Urrutia

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  22/04/2016 09:43:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sulla falsariga di "Ricomincio da capo", o del più recente "Edge of tomorrow", la pellicola del colombiano Miguel Urrutia replica lo stesso schema innumerevoli volte, raccontando le vicissitudini di una giovane e avvenente ragazza, vittima di una serata di bagordi a base di alcol e sesso prima , e di un maniaco omicida poi. Ogni volta la narrazione si chiude con la morte della protagonista e riprende con la stessa che si risveglia nel letto del suo aguzzino. Per cercare di farla franca deve utilizzare le conoscenze apprese prima di ogni dipartita.
Le minime varianti apportate da una replica all'altra ammorbano ben presto, la noia prende il sopravvento e il background del bruto pesca a piene mani da cose che definire straviste è riduttivo.
L'asticella della tensione resta su livelli molto bassi, Urrutia ha la capacità invece di tenere desta l'attenzione, giusto per capire cosa c'è dietro questo infinito loop. Anche da questo punto di vista "Wake up and die" però delude, preferendo celare anziché avventurarsi in rischiose e cervellotiche spiegazioni.
Di conseguenza a un'idea di base (seppur non innovativa) interessante, rispondono sviluppi fin troppo elementari e deboli per affascinare lo spettatore più smaliziato.
Azzeccato il minimalismo alienante: due soli attori (tra l'altro quasi sempre nudi) inseriti in contesto scenico spoglio ed opprimente, con utilizzo disturbante di luci dai colori glaciali. Meritevole di elogio è anche l'inclinazione, a tratti, di perseguire vie oniriche purtroppo mai sviscerate con decisione.