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BORIS - STAGIONE 1 regia di Luca Vendruscolo

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Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki     7½ / 10  12/08/2014 17:14:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una volta ogni tanto nella penisola qualcosa per andar fieri nel piccolo schermo si trova, il trait-d'union in quel triennio lo si può considerare Sartoretti, facendo capolino da un set all'altro, il personaggio scritto da Di Cataldo era tutt'altra cosa, in Boris fondamentalmente una macchietta ma Boris è il re delle macchiette, con quattro parole in croce ogni comparsa sa pungere e mettere alla berlina le lacune del belpaese con un linguaggio fluentemente metacinematografico passa con nonchalance dal microcosmo di un set al macrocosmo della politica e del lavoro, 2 facce della stessa medaglia, con un tono 'ammericano' (stile scorretto alla MacFarlane), bramando un altro tipo di televisione, di emulazione oltreoceano, con un manipolo di personaggi bidimensionali che sanno il fatto loro.

Accattiva le simpatie personali anche perchè da vecchio fan di Scrubs non credo siano frutto del caso alcune similitudini con la serie statunitense, il nome del primo episodio, Alessandro lo stagista in versione primissimo JD alle prese col tirocinio, la sagoma di Biascica rimembra quella dell'Inserviente, solito torturare i novellini, gli 'schiavi'.

Sorpresa Pannofino, fino a Boris conoscevo solo il suo inconfondibile timbro di voce, efficacemente aderente ai sex symbol di Hollywood, e invece dietro quella voce si celava oltre che un fisico basso tarchiato un signor caratterista, mattatore dal primo all'ultimo episodio, non stanca mai, stessa cosa la Guzzanti, ultraespressiva, acidella ma un personaggio che difficilmente si dimentica, il resto della troupe li descriverò nel commentare le altre stagioni, torneranno più o meno tutti tranne la 'cagna maledetta', sostituita ogni stagione, ebbene la Crescentini delle 3 protagoniste femminili si fa indubbiamente preferire, l'unica che davvero recita 'l'essere impedito' nel recitare, le altre non differenziano il modo di recitare nella fiction dalla realtà, in particolar modo la Costantini.