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THE FOLLOWING - STAGIONE 1 regia di Marcos Siega, Phil Abraham, Nick Gomez, Nicole Kassell, altri

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steven23     8½ / 10  11/04/2014 20:41:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ammetto che questa era una delle serie che, dopo Lost, attendevo con più trepidazione. L'ottima anteprima, il debutto di Bacon in un telefilm, insomma, le aspettative c'erano e devo dire non sono state affatto deluse, se non in piccolissima parte.
La serie gode di un gran ritmo sin dalle prime puntate, incalzante e senza un attimo di tregua. C'è poco tempo per conoscere i personaggi (almeno inizialmente) e non c'è spazio per inutili digressioni. Ma, soprattutto, c'è una dose di violenza che non ho mai visto in nessun altro telefilm (ammetto però di non averne visti molti); la struttura e la violenza esplicita ricordano più certi thriller che non serie tv.
Per non parlare dei colpi di scena, con personaggi che ero quasi sicuro contassero qualcosa nello sviluppo della serie (vedi Maggie Grace) ma che, invece, ci lasciano in maniera alquanto rapida... e viceversa. Quello finale, poi... non aggiungo altro.
E c'è anche un altro aspetto interessante su cui punta la serie, vale a dire la sempre maggiore importanza che stanno acquisendo internet e i Social al giorno d'oggi. Per noi è tutto così normale che mai e poi mai ci verrebbe di pensare a un amico o un'amica appena conosciuti (oppure con i quali abbiamo già scambiato più di quattro chiacchiere) su Fb o Twitter come a un potenziale serial killer. Eppure potrebbe esserlo, e "The Following" punta fortemente su questo tanto che il gruppo di killer con a capo Carroll non ha un nome classico del tipo "Setta" o "Confraternità", bensì "Followers".
E la cosa è piuttosto inquietante. Immaginare i Social come strumento in grado di riunire non solo persone con l'Hobby del cinema, della scrittura o quant'altro, ma anche persone con passioni più deviate tipo l'omicidio da parecchio i brividi.

I personaggi restano forse uno dei punti più deboli della serie, ma non perché gli attori che li interpretano siano mediocri anzi... il problema è l'impostazione della serie che punta molto sul ritmo e sui colpi di scena ma non fornisce una caratterizzazione psicologica adeguata, almeno per quanto riguarda i personaggi secondari. Hardy e Carroll sono gli unici di cui veniamo a conoscere parecchio (direi meno male dato l'importanza dei loro personaggi) mentre per gli altri ci sono alti e bassi. Ho trovato piuttosto interessante il personaggio di Emma anche se piuttosto ambiguo, così come mi è piaciuto quello di Debra. Alquanto superficiale, invece, lo spessore psicologico di Weston così come avrei puntato molto di più su Claire e sul suo passato da moglie di un serial killer.
Al di là di questi aspetti, però, "The Following" rimane una serie molto buona, eccezionale se si parla di puro intrattenimento. Peccato che la seconda stagione ancora in corso sia nettamente calata, questo malgrado almeno un personaggio davvero interessante.
Ma questa è un'altra storia!