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DAWSON'S CREEK - STAGIONE 1 regia di Steve Miner, Lou Antonio, Michael Fields, David Semel, altri

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Crystal_89     8 / 10  10/06/2014 18:35:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
PREMESSA. il voto bassissimo della prima stagione (il più basso dell'intera serie) è causato unicamente dal disprezzo (che rispetto, ma non condivido) dei numerosissimi detrattori che, ovviamente, non hanno proseguito la visione della serie.
SOGGETTO. Il creatore e scenggiatore è Kevin Williamson, grande conoscitore dei teen-ager americani di provincia, a cui sono indirizzati i suoi cult: la saga di "Scream", il primo "So cosa hai fatto" e la serie "The vampire diaries".
Il protagonista Dawson è basato sullo stesso Williamson, e "detta i tempi" all'azione: i ragazzi principali sono inesperti come bambini ma, al tempo stesso, molto maturi intellettualmente (forse un pò troppo). La serie ci mostra la loro maturazione graduale, fra gioie e dolori in modo abbastanza realistico. Il taglio buonista si scontra con considerazioni sociali e politiche ribelli, che convinsero una delle case produttrice ad abbandonare la nave per evitare polemiche.
CAST. Il cast è veramente ottimo, sia in senso assoluto sia come immedisimazione nei rispettivi ruoli: James Van Der Beek è sicuramente il rappresentante maschike più completo ed espressivo, ma la sua carriera non è decollata a causa del marchio "Dawson". La sua vicina Katie Holmes (Joey) era brava per la giovane età: non ha fatto grandi progressi da allora, ma il matrimonio con Tom Cruise l'ha aiutata. Joshua Jackson (Pacey) è il solito gattone piacione, ruolo che interpreterà anche in film horror ("Urban legend", "Ombre dal passato") e nella serie fantascientifica "Fringe". Michelle Williams (Jen) è la migliore protagonista femminile: non a caso ha ricevuto ben 3 nomination agli Oscar. Un gradino sotto Kerr Smith (Jack McPhee), più adatto a fare il ganzo (come in "Final destination" o in "Streghe") che non il gay insicuro. Meredith Monroe (la sorella Andie McPhee) mi è sembrata l'anello debole, ma comunque sufficiente. Anche gli attori secondari sono sempre almente buoni, e diversi giovani speranze sono stati lanciati da questa saga.
CONCLUSIONE. Stagione (in generale, ma un pò meno, anche il resto della serie) di formazione, in cui si può immedisimare chiunque abbia vissuto la sua adolescenza con tutti i suoi alti e bassi. La verbosità, la complessità e la location bucolica la rendono insopportabile a tutti gli altri. Giusto ricordare che è stata d'ispirazione per "One tree hill" (girato nella stessa città), prodotto per colmare il vuoto da Dawson's Creek, in declino dalla 3° stagione a causa dell'addio di Williamson (tornato solo per il gran finale).