IperBark 4 / 10 07/06/2013 02:55:51 » Rispondi Premessa: non ho mai letto il libro. Ci provai un paio d'anni fa, incuriosito dall'enorme fama di cui gode (chi non ha mai sentito la frase "Il senso della vita è 42"?), ma lo mollai dopo poco perché lo trovai incredibilmente noioso (ancora oggi mi chiedo come possa essere considerato un capolavoro): l'idea di fondo è bellina e originale, ma è reso tutto con un umorismo esagerato che alla lunga stanca (a me invece già da subito). Oggi, vedendo il film, ho provato le stesse identiche sensazioni provate nella tentativo di lettura: all'inizio mi sono divertito, il film era simpatico, per quanto assurdo; intorno alla mezz'ora ho cominciato ad annoiarmi e lo humor inglese ha iniziata a darmi sui nervi; da metà film circa ho iniziato a guardare costantemente la barra della riproduzione per vedere quanto diavolo mancasse alla fine. I problemi principali del film sono 3, anche se sembrano essere in contrasto tra loro: 1- succedono una marea di cose, tutte assurde e a mitraglia, tanto da mandarti in tilt il cervello, e ne spiegano nemmeno un terzo. Ad esempio
Chi diavolo è la tipa che insegue il Presidente? Magari l'hanno spiegato e mi è sfuggito, ma non ho la minima idea di chi sia e che legami abbia con i protagonisti
2- nonostante questa valanga di cose, il film è di una lentezza disarmante. Passano interi minuti di scenette insulse e senza senso, che non fanno altro che irritare.
3- il film è decisamente troppo lungo per le poche cose essenziali che racconta (e anche qui, sembra in contrasto con il primo punto). È un film che non finisce mai e che non racconta praticamente niente.
Mezzo voto in meno per i personaggi: mai visto nulla con dei personaggi così ODIOSI! Soprattutto Arthur, è a dir poco irritante e inetto. Gli unici simpatici sono Ford e il robot, ma gli altri li ho odiati per tutto il film. Carine alcune battute (la scena della balena è stata davvero divertente), ma non valgono di certo la visione. Evitatelo, sia che siate fan del libro (ho letto molti lettori delusi, come accade ogni volta che un libro diventa film) che non.