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BRICK MANSIONS regia di Camille Delamarre

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     5 / 10  14/10/2014 12:58:46Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Brutto remake del già mediocre "Banlieu 13", cult francese immancabilmente esportato su suolo americano.
Notevole la sequenza di partenza dove David Belle (tra i fondatori della tecnica del parkour e già protagonista della pellicola originale) sfugge in maniera funambolica a una mandria di narcotrafficanti incavolati come bufali.
Quello che si vede in quei cinque minuti rispecchia alla perfezione il resto del film; ovvero ritmo infernale ed azione incessante. Peccato la storia sia puramente accessoria e quindi nel complesso idiota. Le illogicità e le voragini narrative si sprecano, le situazioni assurde fanno capolino di continuo e i concetti di fondo vivono su ideologie molto qualunquiste. A cominciare dal fatto che ogni ricco è infame, mentre ogni abitante del ghetto (pur in partenza animato da una cattiveria terrificante) è dotato di un cuore d'oro.
La medaglia d'oro delle scempiaggini la conquista il sindaco di Detroit; il genio, pur di sbarazzarsi del quartiere degradato di "brick mansions", decide di mettere in piedi una pantomima a dir poco improponibile anche per i fantasiosissimi sceneggiatori di un qualsiasi James Bond.
Bassa l'alchimia tra i due protagonisti, Belle svolazza con le sue doti da acrobata, Walker mena che è un piacere e sfreccia su bolidi in stile "Fast & Furious", ma i due costituiscono una coppia di eroi per caso con poco appeal.
E' l'ultimo film di Walker, vittima qualche tempo dopo di un incidente stradale, peccato il suo commiato al mondo non sia di quelli da tramandare ai posteri.
Discreto invece il lavoro del regista Camille Delamarre, uno dei tanti delfini di Luc Besson; il ragazzo mostra grande senso del ritmo tradendo evidentemente la sua prima occupazione che è quella di montatore, andando a nozze in una robetta che è solo assordante azione.